Direttivo Parco del Cilento, la fumata è bianca: la meloniana Ianni “batte” Imparato

La componente dell'assemblea provinciale di Fratelli d’Italia entra al posto della presidente di Legambiente Campania, data per certa fino alla fine

L'assemblea dei sindaci
L'assemblea dei sindaci
di Carmela Santi
Giovedì 15 Febbraio 2024, 07:00
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Il decreto di nomina firmato dal ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin ha ottenuto anche il consenso, non vincolante, del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca. Per essere ufficializzato deve solo arrivare negli uffici di Palazzo Mainente a Vallo della Lucania.

Una formalità. Di fatto il nuovo direttivo dell’ente Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è stato nominato. Rispetto alle indiscrezioni trapelate nelle ultime settimane non ha trovato conferma la nomina di Maria Teresa Imparato presidente di Legambiente Campania. Resta fuori dal direttivo. Quale consigliere in rappresentanza delle associazioni ambientaliste è stata inserita Chiara Ianni già presente nell’assemblea provinciale di Fratelli d’Italia. La giovane cilentana di Castellabate, candidata alle ultime elezioni comunali, entra anche nel direttivo del Parco. Per il resto sono stati confermati nel neo direttivo, Costabile Spinelli già sindaco di Castellabate per Forza Italia, Elena Anna Gerardo sindaco di Alfano per la Lega e Luisa Maiuri per Fratelli d’Italia.

Confermati anche i nomi dei quattro consiglieri nominati dai sindaci, quindi Carmelo Stanziola, a cui dovrebbe andare l’incarico di vice presidente, Rosario Cairone sindaco di Trentinara, Domenico D’Amato primo cittadino di Petina, Francesco Bellomo esponente di Fratelli D’Italia di Atena Lucana. Al neo direttivo, su cui non mancano le prime polemiche, non resta che insediarsi ed iniziare a lavorare al fianco del presidente Giuseppe Coccorullo e al direttore Romano Gregorio. Sul rispetto delle quota rosa, che tanto ha fatto già discutere, il sindaco di Roscigno Pino Palmieri già da giorni ha annunciato che impugnerà il decreto del ministro Gilberto Fratin.

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La quota rosa non è stata rispettata perfettamente al cinquanta per cento essendo il neo direttivo composto da cinque consigliere di genere maschile e da tre donne. 
 

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