Salerno, doppia inchiesta della procura sul pronto soccorso del Ruggi

Lo ha dichiarato il ministro Nordio in risposta all'interrogazione Lupi-Bicchielli

Uno dei video choc sul pronto socorso
Uno dei video choc sul pronto socorso
di Sabino Russo
Sabato 2 Dicembre 2023, 06:35 - Ultimo agg. 08:21
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«Indagini ancora in corso da parte della Procura di Salerno per gravi carenze igienico sanitarie all’interno del pronto soccorso del Ruggi». A chiarirlo è il ministro alla Giustizia Carlo Nordio, nella risposta letta in aula dal sottosegretario alle Infrastrutture e ai trasporti Tullio Ferrante all’interrogazione urgente presentata dal gruppo parlamentare di Noi Moderati, a firma dei deputati Maurizio Lupi e Pino Bicchielli, in seguito alle immagini televisive che ritraevano pazienti in fuga dal reparto di emergenza-urgenza di via San Leonardo con il catetere vescicale ancora inserito, legati ai letti, con pannoloni non cambiati da giorni. Nessuna archiviazione, dunque, ma indagini ancora in corso.

Nella risposta del ministro della Giustizia viene evidenziato che il primo procedimento penale risale al 10 febbraio scorso, dopo la denuncia presentata dall’infermiere in servizio presso il pronto soccorso dell’azienda ospedaliera universitaria. Successivamente, in seguito a quanto diffuso da La7, viene avviato un secondo procedimento penale, con indagini della polizia giudiziaria solo parzialmente svolte, divenuto poi un unico filone di inchiesta. 

Dunque, la Procura di Salerno ha avviato le indagini per gravi carenze igienico sanitarie all’interno del pronto soccorso, ad oggi ancora in corso. «Non possiamo ritenerci soddisfatti se siamo di fronte alla sofferenza vera, ma è importante sapere che il procedimento penale non è stato archiviato – dichiara il vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati Pino Bicchielli – Dobbiamo però evidenziare che l’autore dei filmati interni al pronto soccorso è stato ascoltato solo dopo la nostra interpellanza, che fa seguito a due interrogazioni scritte presentate da me e dalla collega Vietri. Sono certo che la magistratura attiverà tutte le azioni necessarie per individuare i responsabili di quanto accaduto, ma intanto noi continueremo a monitorare e a vigilare, perché non possiamo trascurare il secondo procedimento, che parla di gravi carenze igienico sanitarie all’interno del pronto soccorso».

Da qui, una stoccata anche al governatore Vincenzo De Luca e al sindaco di Salerno Vincenzo Napoli. «La Regione Campania dovrà rispondere rispetto a quanto accaduto – continua il deputato campano – Dobbiamo garantire ai cittadini cure adeguate e spiace dover constatare che chi governa la città e la regione non abbiano speso una sola parola a difesa dei cittadini». 

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In ogni caso, bisogna tener conto che, stando ai numeri che emergono dall’ultimo Piano nazionale esiti Agenas 2023, sono intorno alle ottantamila le persone che giungono al pronto soccorso di via San Leonardo all’anno.

Un paziente ogni 7 minuti. Considerando anche quelli in attesa di ricovero, la stima di degenti presenti durante tutte le fasce orarie è di circa 70 in media, fino a raggiungere punte anche di 120. Centomila accessi da gennaio scorso tra tutti i presidi dell’azienda ospedaliera. Continuando di questo passo, si dovrebbe chiudere intorno ai 120-130mila arrivi a fine dicembre.

Una domanda di assistenza enorme per il presidio salernitano, che necessita di interventi riorganizzativi strutturali dell’intero sistema dell’emergenza-urgenza. Il Ruggi soddisfa anche le esigenze del nosocomio di Castiglione di Ravello, Cava de’ Tirreni e Mercato San Severino. Diventa dunque necessario sedersi tutti a un tavolo, numeri alla mano, senza dimenticare che sconta una mancanza di camici bianchi pari a 25mila 320 ore.

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