Nocera Inferiore, favori sessuali per evitare lo sfratto: ufficiale giudiziario in carcere

L'uomo, in servizio al Tribunale di Nocera Inferiore, era già ai domiciliari

Abusi sulle donne
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Venerdì 8 Marzo 2024, 14:07 - Ultimo agg. 9 Marzo, 10:34
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Favori sessuali per evitare lo sfratto a donne con problemi economici: ora l'ufficiale giudiziario del Tribunale di Nocera Inferiore finisce in carcere. Già ai domiciliari dallo scorso autunno, da questa mattina è definitivo il provvedimento cautelare, eseguito dal personale della Sezione Operativa del Reparto Territoriale carabinieri di Nocera Inferiore. In carcere è finito S.A., Ufficiale Giudiziario in servizio presso il Tribunale di Nocera Inferiore, accusato di «un sistemico mercimonio della funzione pubblica in relazione a procedure di esecuzione forzata e di notificazione» come scrive in una nota il procuratore Antonio Centore.

Erano già stati infatti ritenuti sussistenti gravi indizi di reato in relazione a diversi episodi di concussione sessuale aggravata, violenza sessuale aggravata, rivelazione di segreto d'ufficio e corruzione in atti giudiziari, peraltro emersi entro un breve lasso di tempo (luglio - novembre 2022). I reati di concussione e violenza sessuale sarebbero stati commessi nell'ambito di procedimenti di sfratto ai danni di donne in condizione di gravissimo disagio socioeconomico, ponendo le conduttrici di fronte alla prospetiva di un'immediata esecuzione dello sfratto nel caso di mancata soggezione alle pretese sessuali del pubblico ufficiale.

Inoltre, le indagini hanno consentito di far emergere un grave quadro di aperta e immediata disponibilità di avvocati e privati cittadini nella formulazione o accettazione di proposte corruttive.

«Va quindi evidenziato come, in accoglimento dell'appello proposto dalla Procura di Nocera Inferiore, il Tribunale del Riesame di Salerno il 24.10.2023 avesse ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza in relazione ad ulteriori due capi di imputazione ed avesse statuito che I'unica misura cautelare proporzionata ed idonea ad evitare il pericolo di recidiva fosse quella della custodia cautelare in carcere», precisa il procuratore Centore. A seguito della declaratoria di inammissibilità del ricorso per Cassazione proposto dall'indagato, stamattina, proprio nel giorno della Festa della Donna, è stata data esecuzione alla misura cautelare di massimo rigore ed l'ufficiale giudiziario è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Vallo della Lucania.

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