Battipaglia, omicidio Maria Rosa: il marito «malato di gelosia»

Ha ucciso con una coltellata la moglie a Battipaglia, per Marco Aiello omicidio volontario

Maria Rosa Troisi uccisa a Battipaglia
Maria Rosa Troisi uccisa a Battipaglia
di Petronilla Carillo
Venerdì 22 Settembre 2023, 06:10 - Ultimo agg. 18:50
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Marco Aiello nella nottata tra mercoledì e giovedì è stato portato in stato di fermo presso il carcere di Fuorni in isolamento. Interrogato dal pm Licia Vivaldi alla presenza del suo legale, l’avvocato Leopoldo Suprani. L’imputazione al momento sarebbe di omicidio volontario con dolo d’impero per aver ucciso con una sola coltellata alla gola la moglie Maria Rosa Troisi. Il racconto dell’idraulico 39enne è però ancora tutto da verificare: gli esisti dei rilievi dei carabinieri Investigazioni scientifiche e dell’autopsia affidata al medico legale Mastrangelo saranno fondamentali per chiarire la dinamica e confermare, eventualmente, il racconto dell’indagato. Un racconto che gli investigatori dovranno ora verificare anche con l’ascolto di testimoni, parenti ed amici stretti della coppia che da qualche tempo aveva venduto la propria casa al centro di Battipaglia per trasferirsi in zona Lago, in via Flavio Gioia dove vivono anche i genitori di Marco, al momento affidatari dei loro due figli piccoli. 
Ci sarebbe dunque la gelosia all’origine della lite scoppiata tra la coppi mercoledì mattina. Una discussione come tante che si ripetevano con una certa frequenza perché Marco, come confessato anche in sede di interrogatorio, era convinto che la moglie lo tradisse. Un dettaglio, questo, raccontato anche dai vicini di casa della coppia nell’immediatezza dei fatti ma che sarebbe smentita da persone vicine alla coppia. Maria Rosa, difatti, non usciva molto di casa e la sua vita era per la sua famiglia. In quella villetta monofamiliare, difronte al mare, in una zona prevalentemente balneare, viveva difronte casa dei suoceri con i figli sempre con lei, spesso lasciati liberi di giocare con gli amichetti della zona (in gran parte bambini stranieri) nel lungo viale cieco che passava davanti alla loro abitazione. Qualcuno sussurra che Marco era «malato di gelosia», la versione che ha dato lui ai carabinieri e al sostituto procuratore è un’altra. 
LA CONFESSIONE
La versione fornita da Marco Aiello, che ha da subito confessato l’omicidio della moglie (in casa erano solo loro) sarebbe semplice: avevano iniziato a litigare dalla mattina così lui aveva preferito portare i figli dai genitori. Tornato a casa la discussione con Maria Rosa sarebbe andata avanti e lei lo avrebbe minacciato con un coltello. Sarebbe stato allora che lui avrebbe chiamato il 112 e chiesto aiuto. Poi è successo qualcosa e le parti si sono invertite: ha afferrato un coltello da cucina ed ha sferrato un colpo alla gola della moglie recidendole, con molta probabilità la giugulare. Una versione che, ovviamente, che non può essere contestata dalla vittima ma che potrebbe essere smentita o rafforzata dall’esame autoptico. Bisogna capire se la donna abbia davvero avuto un coltello tra le mani e, soprattutto, se sul corpo ci siano segni di violenza. 
I VICINI
Sono tutti concordi nell’affermare che Marco e Maria Rosa sono persone perbene. Lui un grande lavoratore, lei una splendida mamma. Qualcuno dice che entrambi sono anche molto belli. Nessuno ha sentito mai particolari litigi tra i due ma della gelosia di Marco e dei presunti tradimenti di lei si vocifera in zona. Anche se, poi, molti riferiscono che i due avano una regolare vita di coppia tant’è che la sera prima erano seduti sulla panchina davanti casa a giocare e sorridere con i loro figli. La sera prima. Soltanto la sera prima.

Cosa sia accaduto la mattina dopo, resterà per il momento un segreto affidato soltanto alle parole di Marco, unico testimone della tragedia che csi è consumata.

Un uomo innamorato, forse ossessionato dalla gelosia ma, dicono molti, «non è un assassino». Eppure l’omicidio lo ha commesso e restano ancora tanti i dubbi su quanto accaduto.

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