Un evento straordinario per la Fondazione Fioravante Polito, presieduta da Davide Polito, ospitare il neo procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, presso la sala dei ritratti realizzati dall'artista Fernando Mangone a Villa Matarazzo di Santa Maria di Castellabate, sede dallo scorso agosto del Museo del calcio.
Durante la visita il presidente Polito e Mangone hanno consegnato un ritratto al procuratore Gratteri, prossimo ad insediarsi a Napoli, come «segno di profonda stima e riconoscimento per il suo impegno nella giustizia». Oltre a Gratteri, altri ospiti hanno visitato il Museo del calcio, tra cui il capitano Giuseppe Colella e il maresciallo Marco Cesa dei Carabinieri, insieme al comandante Gennaro Malandrino della Polizia municipale di Castellabate. «La presenza del dottor Gratteri in questa occasione assume un'importanza straordinaria, sottolineando il ruolo cruciale che egli riveste nella promozione della giustizia e nella difesa dei valori fondamentali della nostra società.
«L'unica droga che si può sconfiggere al mondo è la cocaina. È un'utopia che si può realizzare se l'Onu fosse un organismo sovranazionale, ma è debole rispetto alle forze e ai poteri nel mondo. Come è stato il segretario dell'Onu quando la Russia ha invaso l'Ucraina, ad esempio. Per fermare il mercato della droga occorrerebbe l'intervento delle Nazioni Unite, che dovrebbero uscire dai palazzi di vetro e andare nei campi dove si produce la coca, intervenendo in Colombia, in Bolivia, in Perù, imponendo a questi Paesi la conversione delle colture di coca, obbligandoli a seminare grano. I problemi si devono affrontare alla radice, altrimenti non si risolve» ha detto il neo procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, intervenendo a Santa Maria di Castellabate alla quinta edizione di SudeFuturi, meeting della Fondazione Magna Grecia, secondo una sintesi del suo intervento diffusa dagli organizzatori.
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