Vallo della Lucania, pistola contro la prof: «Il dolore è stato minimo, troppo clamore mediatico»

Ma i ragazzi minimizzano: era soltanto un giocattolo

La professoressa Ida Coppola
La professoressa Ida Coppola
di Carmela Santi
Martedì 17 Ottobre 2023, 06:40 - Ultimo agg. 18:43
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«Avevamo questa pistola giocattolo per fare gli un po’ gli scemi e gliela abbiamo prestata in bagno. Andare a finire sui giornali per una pistola finta mi sembra eccessivo, e se fosse stato nu’ fierro vero?». In questa dichiarazione resa da uno studente dell’Istituto Cenni Marconi la gravità di quanto accaduto venerdì mattina nella scuola di Vallo della Lucania. Perché per alcuni ragazzi si è trattato solo di un gioco.

Una bravata che ha finito con il coinvolgere involontariamente la professoressa di sostegno. Nulla di più. Il quindicenne si è trovato a giocare con la pistola che aveva recuperato da altri ragazzi nei bagni della scuola, ha raggiunto il corridoio dove gli è partito un pallino giallo che ha raggiunto la docente alle spalle. L’episodio è avvenuto durante il cambio dell’ora. Una bravata su cui però non sorvolerà la dirigenza scolastica che sta già lavorando sulla eventuale sanzione da comminare allo studente che ha fatto partire il pallino. 

«Il colpo che ho ricevuto - tiene a precisare la professoressa di sostegno Ida Coppola - è stato veramente minimo, come la sensazione di una spinta con il dito, che poi abbiamo verificato essere stata una pallina gialla minuscola. Lo studente appena si è reso conto di quanto accaduto mi ha chiesto scusa, si è mortificato».

Per la professoressa all’episodio è stata data troppa risonanza mediatica. «Io l’ho fatto presente - dice - semplicemente perché non è una azione che deve accadere in un contesto scolastico. Forse abbiamo ingigantito un’azione sicuramente sbagliata da parte del ragazzo ma non degna di tutta questa attenzione. Io sto bene, e mi dispiace molto per il ragazzo e per la sua famiglia che si è vista investita da una marea di parole terribili per un gesto che non meritava simili commenti. Solo di questo mi dispiace, di quello che ha dovuto pagare il ragazzo con la sua famiglia per una bravata. Lo avremmo sanzionato comunque come tante altre azioni sbagliate di altri studenti, ma senza l’intervento dei carabinieri e tanto clamore».

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Il dirigente scolastico Nicola Iavarone nell’incontro di ieri pomeriggio con la stampa al fianco di una decina di docenti ha tenuto più volte a ribadire che il ragazzo ha utilizzato una pistola giocattolo come tante che si può comprare sulle bancarelle. Per cui non era intenzione dello studente fare del male alla professoressa. «Tuttavia - ha precisato il Dirigente - quello dello studente è stato un comportamento grave, che la scuola non intende sopportare. È stata già avviata la procedura per valutare le conseguenze del gesto. La scuola sta valutando con il massimo rigore e la massima severità le sanzioni da eventualmente comminare al quindicenne dall’organo collegiale già tempestivamente e con misura urgente convocato». E ancora: «La scuola prenderà - ha confermato Iavarone - tutte le misure idonee a scoraggiare altri episodi del genere. Quella per il quindicenne sarà una sanzione punitiva ma soprattutto educativa al fine di far capire al ragazzo e a tutti gli studenti la gravità dell’episodio che non doveva assolutamente verificarsi».

Tra gli interventi di ieri anche quello di Iolanda Molinaro, docente del Cenni ma anche assessore all’istruzione del Comune di Vallo della Lucania e del sindaco di Orria Agostino Astore presidente del consiglio di istituto. Nelle loro parole la preoccupazione di quanto accaduto ma anche il rischio di emulazione che la troppa pubblicità sull’episodio potrà avere su altri studenti. La pistola giocattolo subito dopo l’episodio è stata sequestrata. Una bravata all’interno di un istituito scolastico che inevitabilmente ha alzato un polverone. La comunità locale si è divisa tra la netta condanna a quanto accaduto alla piena solidarietà al ragazzino che si è reso protagonista solo di una bravata. Ieri mattina la mamma ha avuto un lungo colloquio con i dirigenti scolastici. A scuola sono arrivati anche i carabinieri del Reparto territoriale di Vallo guidati dal Tenente Colonnello Sante Picchi .

Enrico Cenni, un tempo istituito scolastico di Vallo che registrava più studenti iscritti oggi conta circa 600 studenti ed è frequentato da ragazzi che ogni mattina arrivano da tutto il comprensorio cilentano.

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