Festeggiano la laurea post Covid
percorrendo 600 chilometri in bicicletta

Festeggiano la laurea post Covid percorrendo 600 chilometri in bicicletta
di ​ Carmela Santi
Sabato 20 Giugno 2020, 06:30 - Ultimo agg. 10:40
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Festeggiare la tanto agognata laurea con un viaggio avventura sulla Via Silente. È la scommessa di tre amici cicloamatori salernitani, Raffaele, Giovanni e Arnaldo che dopo la laurea in fisioterapia hanno deciso di percorrere la Via Silente in sella alle loro biciclette. Si tratta del suggestivo percorso di 600 km, suddiviso in 15 tappe, che attraversa gran parte del territorio del Parco del Cilento. Sicuramente un tracciato non semplice ma alla portata dei tre ventenni, della loro passione per la bici e del loro giovane entusiasmo. Raffaele, Giovanni e Arnaldo sono i primi viandanti della Via Silente a registrarsi nel nuovissimo infopoint aperto dall’associazione omonima. Giunti con il treno alla stazione di Vallo-Castelnuovo, hanno raggiunto Velina, snodo cruciale del tracciato. Qui ad attenderli Simona Ridolfi, presidente della associazione e Carmen Galzerano, socia e collaboratrice.

L’infopoint è fondamentale ed è l’espressione di un progetto maturo, ci spiega Simona. È questo il luogo in cui vengono consegnate Silentina, mappa e roadbook prima della partenza, ma è anche il luogo in cui viene spiegato il percorso, le sue difficoltà, le possibili varianti. All’infopoint puoi arrivare senza la bici perché l’associazione provvederà a procurartene una, equipaggiata già per il viaggio. Se arrivi con la tua bici potrai utilizzare la piccola ciclofficina per un check-up pre partenza. Raffaele, portavoce del gruppo, racconta di essere estremamente colpito dall’organizzazione, già evidente ancor prima di raggiungere il luogo di partenza. «Questo è stato il criterio della nostra scelta. Dal sito web abbiamo avuto tutte le informazioni necessarie: tracce Gpx, indirizzi e numeri delle strutture ricettive convenzionate. Incontrare le persone che stanno dietro a tutto questo è stata una bella esperienza per noi. Questo progetto ci rende orgogliosi di essere campani».
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