Ospedale di Cava de' Tirreni, lavori e valzer dei reparti

La cardiologia va al terzo piano, la terapia intensiva spostata in rianimazione. Trasloca anche l’ortopedia.

L'ospedale di Cava de' Tirreni
L'ospedale di Cava de' Tirreni
di Simona Chiariello
Mercoledì 8 Novembre 2023, 07:00
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Ripartono i lavori al Santa Maria dell’Olmo di Cava de' Tirreni. Dopo le chiusure, gli stop forzati, le carenze di organico e le manifestazioni di piazza dei cittadini arriva un nuovo slancio per il presidio cavese. Lavori già programmati per i quali sono anche stati stanziati i necessari finanziamenti e che comportano, nell’immediatezza, alcuni stravolgimenti nell’ubicazione dei reparti. Cambiamenti si rendono necessari per la realizzazione dei lavori. 

Si cercherà di far coesistere le diverse necessità, spostando di volta in volta la divisione interessata dalla ristrutturazione. Il piano è stato discusso dal direttore sanitario Luciana Catena e i singoli direttori dei reparti. La cardiologia dovrà lasciare la sua collocazione al primo piano dove procederanno i lavori della rianimazione. La divisione, dedicata alla patologie cardiache, andrà terzo piano nei locali, in passato, occupati dall’ortopedia. Nell’attuale rianimazione sarà ubicata l’unità di terapia intensiva cardiaca. Infine, l’ortopedia verrà sistemata negli spazi dove si trovava la dermatologia. Questa nuova mappa consentirà la prosecuzione dei lavori di ristrutturazione, necessari in una struttura da tempo interessata da manutenzioni ed ammodernamenti

Intanto sulla questione del ridimensionamento della chirurgia sono intervenuti ancora una volta i rappresentanti del Comitato. «Nonostante le rassicurazioni ricevute, le attività chirurgiche non sono riprese del tutto - spiega il portavoce Alfredo Senatore - c’è un problema di fondo che si fa finta di non capire. Sono i primari che fanno un reparto ed il primario deve stare in loco, non solo sulla carta, altrimenti chi vorrebbe venire desiste, perché comprende che non c’è la volontà di fare sul serio ma di restare in una perenne incertezza. Con questi presupposti nessun reparto può funzionare». E precisa: «Per essere attrattiva, l’attività chirurgica dell’ospedale di Cava necessità di un chiarimento: chi la dirige non solo formalmente ma anche operativamente stando in loco?». Poi la stoccata sull’ambulatorio diurno di ostetricia e ginecologia «previsto - dice Senatore - nel 2015 con determina dirigenziale dell’azienda ospedaliera ma mai attivato. Si tratta di una vicenda che ha dell’incredibile e che abbiamo sottoposto anche all’attenzione del sindaco senza avere risposte».

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«Da otto anni - conclude - c’è un silenzio assordante, le donne sono ingiustamente private di un servizio, e i responsabili di questo scempio dovranno pagare le conseguenze.

Chiediamo che quella determina venga applicata subito».

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