La sperimentazione artistica multimediale di Pier Paolo Patti in mostra a Teheran.
L'arte del giovane artista di Scafati, da sempre socialmente impegnato, è stata raccontata in un nuovo episodio della video-serie prodotta dall’Ambasciata italiana “From Teheran to Rome. A Journey through Art” presentato oggi nella residenza dell’Ambasciatore a Teheran, Giuseppe Perrone.
Al documentario è stata affiancata un’esposizione, allestita nei giardini della residenza, di alcuni quaderni di viaggio in Iran e nella circostante regione mediorientale ad opera di Patti. Affianci ai quaderni, anche una macchina da scrivere Triumph degli anni ’70 per permettere agli ospiti di annotare le proprie impressioni.
È stato proiettato anche il cortometraggio “Janvier”, diretto Patti nel 2014 e dedicato alla sperimentazione musicale.
«L’arte è condivisione di pensiero e azione, è urgenza di esprimere la propria visione del mondo - ha commentato Patti durante l'evento - Lavoro per individuare delle aree di interesse comune, spazi concettuali destinati all’arte che non abbiano confini geografici».
Nato a Nocera Inferiore nel 1978 ma cresciuto a Scafati, Patti ha sperimentato negli anni diversi linguaggi espressivi, utilizzando media non convenzionali e unendo tecniche composite per dar vita a installazioni multisensoriali.
Nell’ultimo decennio ha realizzato diverse mostre personali, tra cui “Roots” a Teheran nel 2018 a cura di Yasaman Tamizkar e Maryam Bagheri, ed ha partecipato a numerose mostre collettive in Italia e in Europa.
Il documentario “Pier Paolo Patti. An Artist beyond Borders”, cosi’ come i precedenti cinque episodi della serie “From Tehran to Rome. A Journey through Art”, e’ disponibile sui canali social dell'ambasciata italiana in Iran.