Morti in clinica, sette in un anno:
nel mirino l’idoneità delle sale

Morti in clinica, sette in un anno: nel mirino l’idoneità delle sale
di Viviana De Vita
Venerdì 28 Settembre 2018, 06:40 - Ultimo agg. 14:29
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Tre decessi in soli due mesi e sette in un anno. È questo uno dei dati più inquietanti sui quali si muove l’inchiesta della Procura che sta indagando su una serie di decessi che si sono registrati tutti in una nota clinica della città. L’attenzione dei sostituti procuratori che hanno iscritto sul registro degli indagati cinque medici chirurghi della casa di cura, si focalizza su una serie di ricoveri registrati a partire dal settembre scorso: il primo decesso risale al 26 novembre mentre tra il 12 marzo e il 7 aprile sono tre i pazienti – due uomini e una donna - sottoposti ad intervento chirurgico e deceduti in seguito a complicanze post operatorie.

Saranno i consulenti nominati dalla Procura a trovare il bandolo della matassa accertando le cause di quelle morti, sopraggiunte tutte in seguito ad interventi chirurgici dietro i quali spunta un’ipotesi agghiacciante che getta ombre sulle condizioni igienico sanitarie della sala operatoria della clinica travolta dal polverone. È infatti questa una delle piste battute dai sostituti procuratori, Elena Cosentino e Claudia D’Alitto, titolari del fascicolo nel quale si ipotizza l’accusa di omicidio colposo, che non escludono, però, eventuali errori medici nell’esecuzione degli interventi in seguito ai quali sono sopraggiunte le complicanze divenute, infine, fatali.
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