Parking Cavour, ok del Tar allo sgombero del cantiere nel cuore di Salerno

Inammissibile il ricorso della ditta ma la palla passa al tribunale ordinario

Cantiere Piazza Cavour
Cantiere Piazza Cavour
di Brigida Vicinanza
Sabato 13 Aprile 2024, 07:00
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Un ricorso da parte della Parking Cavour su cui – in sintesi – il Tar non decide pienamente e passa la palla al tribunale ordinario. Su piazza Cavour, dopo la terza udienza di martedì, è arrivata ieri la decisione del tribunale amministrativo regionale che sulla delibera di palazzo di città dà ragione all’ente ma per quanto riguarda il decreto ingiuntivo (richiesto dalla Pcs come risarcimento danni per lo stop ai lavori e per la non piena acquisizione dell’area) che già pende sulle casse comunali, dice che dovrà decidere un giudice ed il tribunale ordinari. Intanto, da palazzo Guerra la soddisfazione è a “metà” per la decisione e per la parte di un primo esito giuridico che sembra andare in favore dell’amministrazione comunale guidata da Vincenzo Napoli ma che vedrà gli altri andare in scena in altra sede.


Un ricorso “infondato” secondo i giudici amministrativi anche perché in soldoni entrambe le concorrenti (la società Parking Cavour e il Comune) dichiarano risolta la convenzione sul progetto di finanza per la realizzazione dei box nella centralissima piazza del lungomare e dunque la prima non può autotutelarsi in attesa di essere risarcita degli oltre 3 milioni richiesti (su cui poi deciderà eventuale sentenza al tribunale civile) tenendo per sé da privato un bene pubblico e non sgomberandolo. Per questo l’area andrà riconsegnata all’ente e alla cittadinanza o, meglio, andrà liberata (previo sopralluogo e “inventario” delle cose che effettivamente vi sono all’interno della zona recintata e cantierata), da tutta la strumentazione e le macchine utili ai lavori. In questo modo, il Comune di Salerno potrebbe almeno procedere al ripristino della viabilità, restringendo di fatto l’area di cantiere e riaprendo le due traverse chiuse (dopo aver proceduto a riasfaltarle e a ripristinarle) agli automobilisti. Un primo passo a favore dei cittadini per quell’area che dovrà essere restituita proprio ai salernitani, dopo anni di proteste e polemiche. Nel ricorso presentato dalla Pcs, veniva descritto passo dopo passo il percorso che ha portato al disaccordo. Da un lato le mancanze da parte del Comune (soprattutto quella sulla non proprietà piena dell’area, dove insistono ancora i binari di Rfi) dall’altra le ragioni dell’ente sui tempi lunghi per la realizzazione del progetto che hanno portato ad interdire l’area per anni, creando non pochi disagi al passaggio di automobilisti e ai pedoni, generando di conseguenza anche problemi di sicurezza. Da qui – infatti – la richiesta alla Pcs (dopo aver disposto lo scioglimento della convenzione con l’atto deliberativo) di liberare l’area cantierata entro 10 giorni dalla ricezione del documento che attestava lo stop ai lavori. Ad entrare in gioco questa volta con un altro ricorso era stata anche l’ex ditta che rientrava in passato nell’Ati, l’associazione temporanea di imprese che avrebbe dovuto effettuare e seguire passo dopo passo la realizzazione dei box.

In questo secondo caso, il Tar sembra essere stato chiaro: inammissibile perché c’è difetto di giurisdizione.


«Sembrerebbe essere passata la linea del Comune: il giudice ha dichiarato inammissibile il ricorso, sottolineando il difetto di giurisdizione e quindi si andrà in sede civile. Siamo moderatamente soddisfatti – ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici Dario Loffredo – chiaramente lo siamo per i cittadini per quanto riguarda il liberare l’area. È una notizia che in questa fase deve in parte soddisfare perché al più presto potremo fare la constatazione sulla zona restituendo a tutti questa parte di lungomare. Ovviamente vogliamo andare avanti almeno per ripristinare i sensi di marcia e riaprire le traverse oramai interdette da tempo che stanno creando non pochi disagi alla cittadinanza anche in termini di sicurezza. Rispettiamo tutti nella piena collaborazione, le sentenze le fanno i giudici ma in questa fase la linea del Comune pare sia passata. Per il bene della cittadinanza».

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«Sul ripristino del nostro meraviglioso lungomare resta ancora tutto avvolto in un grande punto interrogativo», il commento dei Figli delle Chiancarelle.

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