Il rito dei pescatori di Cetara: l'iniziazione del più piccolo in cianciola e il bagno nel pescato

Nella notte delle lampare la storia del borgo della Costiera Amalfitana

Il rito dei pescatori
Il rito dei pescatori
di Mario Amodio
Domenica 23 Luglio 2023, 14:48 - Ultimo agg. 24 Luglio, 08:06
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Raffaele ha quattro anni. Ed è l'ultimo di una generazione di pescatori. Sulla cianciola di famiglia il nonno siede al timone e poi governa i motori ausiliari quando la barca prima cala le reti e poi le solleva cariche di “argento vivo”. Papà Pierpaolo salta come un grillo da una parte all'altra dell'imbarcazione e guida l'equipaggio come un quartiermastro.

Le operazioni richiedono tempo e pazienza. Il più piccolo dei Ferrigno, storica famiglia di pescatori cetaresi, a torso nudo segue tutto con attenzione.

Ogni mossa, ogni manovra. Sa che appena quella rete sarà carica di alici, sardine e aluzze, Pierpaolo procederà al rito dell'iniziazione, calandolo con i piedi nel pescato. Ma l'attesa per lui, prima volta in mare sulla barca di famiglia in una battuta di pesca, è di vedere i pesci saltare nella rete. 

Uno spettacolo a cui hanno assistito da mare centinaia di persone: su traghetti, e imbarcazioni da diporto che ieri sera hanno partecipato al rito della Notte delle Lampare, l'evento riportato in auge dal comune di Cetara che ha così confermato la straordinaria vocazione marinara del borgo a dispetto del resto della Costiera Amalfitana sempre più snaturata dal turismo. Una battuta di pesca che richiede tempo e pazienza. Ma i pescatori sanno bene che nel mare c'è una fortuna e non hanno fretta di raccoglierla. 

Due piccole imbarcazioni con la luce delle lampare (ieri sera grazie a un progetto del Flag è stata testata la nuova lampara a led che presto sostituirà le vecchie a motore favorendo risparmio energetico e riducendo l'inquinamento anche acustico) girano nel punto in cui lo scandaglio segna la bolla di alici. Li attraggono in superficie come calamita. Si cala la rete: 500 metri. E a circuizione si procede alla cattura. La cianciola fa un a manovra di 360 gradi, per chiudere il cerchio. Poi si inizia a tirare. 

Ogni componente dell'equipaggio ha un ruolo e sembrano un'orchestra perfetta. Il cerchio, man mano che la rete risale a poppa, si restringe e lo spettacolo prende forma. Le alici iniziano a saltare a pelo d'acqua offrendo uno visione che restituisce brividi di emozione. Quintali di pescato che vengono accostati alla murata della barca e prima di raccoglierli con un generoso retino, Raffaele è lì pronto al suo battesimo.

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Papà Pierpaolo lo afferra dalle braccia e lo cala con i piedi nella rete. Una, due, tre volte. È il rito dell'iniziazione alla pesca. Anche lui da ieri è aggregato alla famiglia di uomini di mare grazie a quel rito a poche miglia dalla costa. Tra gli applausi della gente e il suono delle sirene delle barche. A Cetara per una notte si è celebrata l'antica tradizione della cattura delle alici. E Raffaele, con orgoglio, è corso a gettare le sue mani nella vasca dei pesci. Attratto, come tutti, da quello scintillio che incanta e innamora. 

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