Salerno, Forza Italia e sindacati contro il piano scuola della Regione

La preside Cristina Sorgente: in queste zone serve aggregazione non smembrare gli istituti scolastici

Aula vuota a causa del ridimensionamento scolastico
Aula vuota a causa del ridimensionamento scolastico
di Gianluca Sollazzo
Mercoledì 3 Gennaio 2024, 06:40 - Ultimo agg. 08:25
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Nuove scuole e accorpamenti, la proposta trasmessa ai sindacati dalla Regione alla vigilia di Capodanno fa scattare una levata di scudi. Nel mirino lo “smembramento” del comprensivo Giovi-Ogliara, dove la comunità è pronta a scendere in piazza. Sullo sfondo lo scontro politico. Per Carmela Santarcangelo, preside e responsabile scuola coordinamento di Forza Italia a Salerno, è venuto meno da parte della Regione «il confronto con i sindacati e con i dirigenti scolastici, ed ha avuto un impatto che definirei devastante nella provincia di Salerno e nella stessa città capoluogo». La bozza del piano di dimensionamento tramessa il 30 dicembre genera, secondo Santarcangelo, «ancora più confusione» in quanto «ciascuna autonomia scolastica oggetto di dimensionamento si sentirà autorizzata a ricorrere direttamente al politico di riferimento per chiedere di modificare il provvedimento quando la Regione Campania dovrà comunicare l’attivazione delle 21 autonomie in deroga, continuando così a fare del dimensionamento una questione che nulla avrebbe a che fare con la formazione di un corretto e legittimo procedimento amministrativo. Pensate sia legittimo ascoltare le singole voci delle autonomie scolastiche in incontri bilaterali e non, invece, in una conferenza di servizi in cui vengono chiamati tutti i soggetti coinvolti per una seduta in cui chiarire definitivamente limiti e caratteristiche delle scuole autonome?». 
IL PIANO
Secondo la leader del settore Scuola di Forza Italia, il piano paventato dalla Regione non terrebbe conto di quanto disposto dal decreto Milleproroghe in cui è stata prevista, scrive Santarcangelo, «la possibilità di incrementare il numero di autonomie scolastiche per il solo anno 2024/25 così che l’obbligo di accorpamento potesse avere un impatto meno forte». Nei rioni collinari è polemica sulla rivoluzione scolastica a Giovi e Ogliara: il comprensivo di Fratte-Matierno San Tommaso d’Aquino accorperà i plessi di Ogliara e San Mango Piemonte, mentre i plessi di Giovi Casa Polla e Giovi Piegolelle passeranno sotto la direzione del Comprensivo Calcedonia, formando un comprensivo di 835 alunni. La “spartizione” del comprensivo Giovi-Ogliara tra i comprensivi di Fratte-Matierno e Calcedonia trova contrari i sindacati. «Non siamo d’accordo a chiudere il comprensivo di Ogliara – denuncia Domenico Ciociano, coordinatore regionale Gilda Unams – Sempre a Salerno registriamo la chiusura di altre due istituzioni scolastiche, tra cui il Barra, che è una scuola storica e strategica, senza dimenticare la fusione tra i comprensivi Monterisi e Don Milani». In provincia per Ciociano è «preoccupante» l’accorpamento tra l’istituto comprensivo di Centola e quello di Rofrano. «Il preside di Centola dovrà viaggiare su 6 comuni e relative frazioni – aggiunge Ciociano – è per noi un disastro». 
LA PROTESTA
Ritornando a Salerno divampa l’agitazione a Giovi dove le famiglie hanno raccolto più di mille firme contro la scomparsa del locale comprensivo. «È stato previsto uno smembramento completo – dichiara sconsolata la preside del comprensivo Giovi-Ogliara, Cristina Sorgente - Ho sempre sostenuto che questa realtà collinare abbia bisogno di un presidio di legalità. Si tratta di una realtà completamente diversa dal resto della città. La zona collinare ha un grado di dispersione che cerchiamo di combattere in ogni modo. Più punti di riferimento ci sono più si preserva la zona collinare. Adesso si è destinati a perdere l’identità del quartiere. I genitori hanno avviato una petizione per la difesa dell’identità del quartiere. Non so se tutti i docenti riusciranno a restare nelle sedi di servizio dopo l’accorpamento».

A Pastena spazio per un altro stravolgimento: i plessi Gatto e Mazzetti saranno accorpati al Comprensivo Quasimodo, formando un comprensivo di 1.018 alunni; mentre i Comprensivi Monterisi e Don Milani saranno accorpati, formando un comprensivo di 1.222 alunni.

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