Piazza della Libertà, assegno Ue da 14 milioni

Piazza della Libertà, assegno Ue da 14 milioni
di Umberto Adinolfi
Martedì 22 Settembre 2015, 23:00 - Ultimo agg. 23 Settembre, 09:13
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SALERNO - Dall’Unionee europea 14 milioni di euro per il consolidamento ed il completamento di piazza della Libertà. Evidentemente San Vincenzo - come aveva invocato alcuni giorni fa il governatore della Campania De Luca - ha fatto il miracolo. E così l’amministrazione comunale potrà passare all’incasso e procedere ad appaltare nuovamente il cantiere nell’area di Santa Teresa. L’ufficialità è giunta ieri mattina, in occasione della seduta del consiglio comunale. È stato il presidente della commissione Urbanistica Mimmo Galdi a confermarla con un emendamento al piano triennale dei lavori pubblici. «Venerdì scorso - ha sottolineato Galdi - ho avuto modo di prendere visione del documento relativo a questo finanziamento che ci consente di ultimare i lavori della piazza. Il cantiere dovrebbe riaprire entro il mese di novembre e se non ci saranno ulteriori intoppi, la piazza potrebbe essere pronta prima dell’estate 2016».

Al netto di «gufi» e comitati, dunque, la piazza ed il relativo parcheggio multilivello da 700 posti auto potrebbero essere inaugurati in meno di un anno. Una vera e propria svolta, ottenuta grazie all’ottima performance del Comune di Salerno in termini di finanziamenti europei utilizzati. Infatti la rendicontazione presentata da Palazzo Guerra all’Ue - attraverso il filtro istituzionale della Regione - vede l’amministrazione essere creditrice di una somma pari a 50 milioni di euro. I fondi per la piazza sono quindi solo una tranche dell’impoto totale.

Non sono mancate polemiche tra il consigliere Roberto Celano e la maggioranza che sostiene il sindaco Napoli. Tanto che lo stesso primo cittadino è intervenuto così: «I danni causati alla piazza dal cedimento dovranno essere risarciti all’amministrazione comunale, che è parte civile nel procedimento giudiziario». Al momento del voto, poi, la minoranza si spacca, registrando il voto favorevole di Peppe Zitarosa e l’astensione di Raffaele Adinolfi.






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