Angelo Vassallo, 120 sindaci venerdì a Roma per la proiezione del docufilm

Tantissime le presenze importanti: come gli amministratori che operano in realtà ad alto rischio criminale

Il sindaco pescatore Angelo Vassallo
Il sindaco pescatore Angelo Vassallo
Mercoledì 17 Gennaio 2024, 10:58 - Ultimo agg. 13:48
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Un parterre straordinario per il doppio evento promosso dalla Città Metropolitana di Roma Capitale in collaborazione con la Fondazione Vassallo in programma venerdì 19 gennaio. Un incontro esclusivo, un'occasione unica per riflettere sulla figura di Angelo Vassallo, Sindaco Pescatore, e sulla sua visione di una politica orientata al bene comune. In apertura sarà proiettato il docufilm Quel che resta” di Luca Pagliari, un'opera che celebra il suo straordinario impegno e la sua eredità morale ed amministrativa. Quel che resta è la volontà di diffondere una cultura della legalità, oltre al desiderio di dare un volto a chi ha sparato i nove colpi e anche ai mandanti dell’assassinio del sindaco pescatore.

 Parteciperanno all'incontro i 120 Sindaci e gli amministratori del territorio metropolitano, con gli interventi di Pierluigi Sanna, Vicesindaco della Città Metropolitana di Roma; Tiziana Biolghini, Consigliera Delegata della Città Metropolitana di Roma Capitale; Lamberto Giannini, Prefetto di Roma; Gianni Speranza, già Sindaco di Lamezia Terme; Carolina Girasole, già Sindaca di Isola Capo Rizzuto; Renato Franco Natale, Sindaco di Casal di Principe, Luigi De Magistris, già Sindaco di Napoli, e altri illustri rappresentanti del mondo politico e civile. Tra gli ospiti, il giornalista e regista del docufilm Luca Pagliari, il magistrato Stefano Amore, il Direttore de "il Messaggero" Massimo Martinelli, e il Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore, Dario Vassallo.

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«Questo incontro rappresenta un momento di riflessione e condivisione fondamentale per mantenere viva la forza delle idee di Angelo Vassallo e la visione di una politica onesta, libera dal malaffare, contro ogni forma di corruzione – afferma il Presidente Dario Vassallo – Angelo è stato ucciso per le sue idee e per il coraggio di opporsi alle infiltrazioni del malaffare.

Credeva nel bene comune, nella sua comunità. La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore si impegna a promuovere la sua visione di una politica centrata sulle persone e la sostenibilità del territorio. Siamo grati per la partecipazione di tutti coloro che condividono questi valori e che contribuiranno a mantenere viva la sua memoria. La presenza di tanti uomini delle istituzioni è un forte segnale di cambiamento dell’intero Paese. Tutelare la legalità significa tutelare la libertà e i diritti fondamentali di ogni singolo cittadino in un Paese moderno, che crede nella giustizia e nella meritocrazia per i nostri giovani».

«La storia del nostro paese ha visto la battaglia intrapresa da molti amministratori esemplari che giornalmente hanno dovuto affrontare e la vicenda di Angelo Vassallo è la storia di un personaggio che con coraggio si è battuto per sconfiggere il sistema mafioso. Amministrare un territorio - afferma Pierluigi Sanna Vicesindaco della Città Metropolitana di Roma - vuol dire educare alla legalità, formare soprattutto i giovani alla cultura dello Stato e delle istituzioni e al rispetto delle regole di convivenza, per valorizzare la memoria storica, la conoscenza dei princìpi di legalità e della Costituzione italiana e per consolidare una coscienza finalizzata alla prevenzione e al contrasto alla criminalità e ai fenomeni mafiosi. È la stessa visione che la città di Roma Capitale intende perseguire. A tal proposito nel nostro piano strategico abbiamo voluto confermare la nostra volontà di far divenire atti concreti le politiche generali a sostegno dei singoli Comuni, che dalle infrastrutture all’economia all’inclusione guardano alla complessiva crescita e resilienza di ogni territorio, affinché nessuno resti indietro. La collaborazione con la “Fondazione Vassallo” per noi è motivo di orgoglio e spero ci saranno altre occasioni per continuare questo percorso assieme. Siamo vicini e sosteniamo la battaglia dei familiari che sono ancora oggi alla ricerca della verità e dei colpevoli di questa tragica vicenda».

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