A Cava de' Tirreni cittadini e studenti in marcia per «salvare l'ospedale»

Studenti, componenti dei Comitati e molte mamme hanno sfilato lungo tutta la città in segno di protesta: «Evitare la chiusura di pediatria e chirurgia». Servalli: «Manca il personale, al lavoro per risolvere»

La protesta per l'ospedale di Cava de' Tirreni
La protesta per l'ospedale di Cava de' Tirreni
di Simona Chiariello
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 07:00
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Studenti, donne, soprattutto mamme e tante cittadini comuni. Un fiume di persone ha sfilato per quasi tre ore lungo le strade cittadine contro la chiusura dei reparti di chirurgia e pediatria. «L’ospedale non si tocca», «Le vostre bugie, la nostra lotta», sono solo alcuni degli slogan lanciati ieri mattina nel corso della manifestazione, organizzata a Cava de' Tirreni, dal Comitati Uniti Santa Maria dell’Olmo Costa D’Amalfi con il sostegno degli studenti degli istituti scolastici superiori e tante mamme.

Dopo gli allarmi, lanciati da settimane per una possibile chiusura della chirurgia e della pediatria, complici le gravi carenze di organico, ieri mattina centinaia di cavesi sono scesi in strada in segno di protesta. Intorno alle 9.30 i partecipanti hanno occupato la statale all’altezza dell’ingresso dell’ospedale. «Era il punto di ritrovo - spiegano Alfredo Senatore e Gertrude Barba, rappresentanti del comitato - siamo stati sorpresi dall’enorme partecipazione. I giovani, che spesso vengono criticati, sono scesi in piazza e cosi anche tantissime mamme». Dopo una breve sosta con tanto di slogan, il corteo è proseguito lungo le strade cittadine per raggiungere palazzo di città dove ci sono stati momenti di contestazione con le donne che hanno chiesto più volte al sindaco di scendere in strada per un confronto

«Una delegazione di studenti - spiega Senatore - ha raggiunto il primo cittadino nelle sue stanze e siamo stati anche noi presenti. Servalli ha ammesso che ci sono problemi di organico e che quindi bisogna lavorare per risolvere. Ci ha dato appuntamento fra una ventina di giorni quando saremo presenti in commissione sanità. Il sindaco ci ha assicurato che lui e l’amministrazione lavoreranno per difendere il nostro ospedale.

Noi non molliamo. Saremo sempre attenti affinché ciò avvenga. Abbiamo parlato anche dell’ambulatorio della ginecologia che non è mai stato attivato».

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Poche ore dopo il consigliere con delega alla sanità Armando Lamberti ha precisato: «Pur riconoscendo la piena legittimità politica della manifestazione, entro una ragionevole dialettica democratica, e sottolineando che chi amministra la cosa pubblica deve testimoniare capacità di ascolto e dialogo con le forze politiche (e segnatamente dell’opposizione) e con l’intera comunità - ribadiamo la piena fiducia dell’amministrazione nei confronti dei vertici dell’azienda ospedaliera universitaria. Le preoccupazioni espresse dai promotori della manifestazione, pur comprensibili, sono da considerare infondate, essendo stata esclusa più volte categoricamente l’ipotesi di una chiusura del reparto di pediatria, che rappresenta un’eccellenza».
 

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