Gestione sosta a Cava de' Tirreni, accordo più salato per Metellia

La quota fissa che è stata innalzata a circa 300mila euro, rispetto ai 150mila euro versati in precedenza, in ragione di un fatturato annuo minimo di 2 milioni di euro

Un'area di sosta a Cava de' Tirreni
Un'area di sosta a Cava de' Tirreni
di Valentino Di Domenico
Martedì 26 Settembre 2023, 07:00
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Entreranno in vigore dal primo gennaio 2024 le modifiche apportate alla convenzione del servizio della sosta sul territorio cittadino di Cava de' Tirreni svolto da Metellia Servizi. Il consiglio comunale ha dato il via libera alla modifica degli articoli 5 e 6 della convenzione.

La prima modifica riguarda la corresponsione al Comune della quota fissa che è stata innalzata a circa 300mila euro, rispetto ai 150mila euro versati in precedenza, in ragione di un fatturato annuo minimo di 2 milioni di euro. La quota variabile del canone verrà corrisposta dalla società per tutti gli incrementi di fatturato rinvenienti dall’affidamento della gestione della sosta sulle aree di proprietà comunale che eccedono l’importo di due milioni di euro, in ragioni delle aliquote percentuali per scaglioni di fatturato previste dalla convenzione. La quota fissa dovrà essere versata al Comune in tre rate di pari importo con scadenze fisse il 30 aprile, 31 agosto e 31 dicembre dell’anno di competenza, mentre la quota variabile, calcolata a consuntivo entro il 31 gennaio dovrà essere versata all’ente entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di competenza.

Inoltre, con cadenza semestrale, ovvero entro il 31 luglio ed il 31 gennaio, Metellia dovrà trasmettere al Comune apposita relazione che attesta il fatturato ed i relativi incassi. Per l’esercizio della sosta a pagamento, la società in house dell’ente è passata da un fatturato di 1 milione 460mila euro del 2020, anno caratterizzato dai lockdown per il Covid, a 2 milioni 313mila euro del 2022. Nel 2021 invece il fatturato è stato di 1 milione 765mila euro. L’anno prima della pandemia invece il fatturato era stato di 2,1 milioni. La seconda modifica invece riguarda l’articolo 6 che aumenta da dieci a venti il numero dei giorni per l’utilizzo da parte del Comune delle aree di parcheggio per lo svolgimento di manifestazioni ed attività di interesse. In questo caso la giunta potrà autorizzare l’uso e l’occupazione di stalli di sosta ed aree di parcheggio fuori strada a pagamento, senza alcun onere a carico degli utenti o del Comune. Su questa modifica alcuni consiglieri comunali, in particolare Vincenzo Passa e Francesco Manzo, sollevarono perplessità circa un possibile danno erariale per l’ente per i mancati introiti per l’utilizzo dei parcheggi per un numero più elevato di giorni.

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L’assessore al bilancio Antonella Garofalo spiegò che non c’è alcun pericolo poiché i mancati introiti per l’utilizzo del parcheggio sarebbero coperti dalla tassa per l’occupazione del suolo pubblico versata dagli organizzatori degli eventi e che pertanto non sussistono i presupposti giuridici ed economici tali da determinare un danno erariale.
 

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