Rissa a Santa Teresa, il prefetto Russo:
«Non deve accadere mai più»

Rissa a Santa Teresa, il prefetto Russo: «Non deve accadere mai più»
di Petronilla Carillo
Giovedì 20 Maggio 2021, 06:00 - Ultimo agg. 21:07
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«È stato solo un episodio. Grave. E non deve succedere più». A margine della seduta del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, allargato al sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e all’assessore Domenico De Maio, il prefetto Francesco Russo annuncia il pugno di ferro da parte delle Istituzioni nel controllo del territorio. «Tutto ciò - prosegue - ha creato caos anche se la polizia ha riportato subito l’ordine identificando tutti i partecipanti alla rissa nel giro di poche ore». Al centro della seduta lampo del Comitato, la rissa tra minorenni avvenuta sabato sera. «La risposta immediata - prosegue il prefetto - è stata possibile anche grazie alle immagini acquisite dal sistema di videosorveglianza. Nei prossimi giorni, dunque, gli uffici della Questura e quelli del Comune, si confronteranno per rendere ancor più performante l’impianto della città di Salerno, valutando l’eventuale riposizionamento di alcune telecamere per concentrarle soprattutto nei punti “caldi” di ritrovo dei giovani, tra cui proprio la Spiaggia di Santa Teresa».

Sempre a Santa Teresa, già dal prossimi fine settimana, vi sarà anche una stazione mobile messa a disposizione dal comando provinciale dei carabinieri, soprattutto nelle ore serali, in chiave deterrente ma pronta a raccogliere eventuali segnalazioni da parte di giovani e ragazzini, oltre che ad intervenire in tempo reale.

«Ancora una volta - continua il prefetto - proprio l’immediato intervento degli uomini delle forze dell’ordine si è rivelato decisivo per individuare i responsabili delle violenze.

All’azione repressiva si accompagneranno una serie di iniziative, condivise dal Comitato per l’Ordine e la sicurezza, che saranno messe in campo in vista della stagione estiva e delle prossime riaperture varate del Governo, per il controllo del territorio anche in ottica di prevenzione dei reati e delle possibili turbative all’ordine e alla sicurezza pubblica». Quindi continua dicendo che «occorre avviare una riflessione sull’episodio di sabato sera, sulla giovane età dei protagonisti e sul momento di confusione e smarrimento che, in generale, le giovani generazioni stanno attraversando nell’attuale situazione emergenziale, in cui sono stati quasi completamente privati della socialità. È fondamentale, in tal senso, un’azione comune da parte delle Istituzioni e delle famiglie per sostenerli nel recupero dei momenti di svago e condivisione, da vivere sempre nel rispetto delle regole». A preoccupare il prefetto è soprattutto il fatto che «coltelli o bottiglie, questi ragazzi si sono comunque armati ed avevano dei manganelli a portata di mano».

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