Salerno, nuove direttive del provveditore regionale contro la dispersione scolastica: genitori imputabili penalmente

Numeri da capogiro nel Salernitano, la circolare ai prefetti campani del provveditore Acerra richiama il decreto Caivano

Banchi vuoti a scuola
Banchi vuoti a scuola
di Gianluca Sollazzo
Lunedì 5 Febbraio 2024, 06:45 - Ultimo agg. 07:36
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Tolleranza zero contro evasione e dispersione scolastica. Sono 3.452 gli studenti salernitani di ogni ordine e grado che nel corso del 2023 hanno saltato fino a metà dell’anno scolastico, non presentandosi in classe e perdendo contatto con la scuola. Il dato allarmante fa riferimento all’intero territorio provinciale e investe persino la scuola elementare. Tra i ragazzi che hanno palesato una frequenza discontinua delle lezioni ci sono molti casi di svantaggio familiare e rischio sociale. 

Con una circolare inviata alla prefettura di Salerno, ai sindaci e ai presidi, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Ettore Acerra, traccia la nuova rotta da seguire sulla scia del Decreto Caivano. Del resto i numeri sulla dispersione sono allarmanti. La nuova norma disciplina sia il caso di mancata iscrizione dei minori obbligati (evasione scolastica) sia il caso della mancata o discontinua frequenza (elusione scolastica).

«L’introduzione dell’articolo 570 ter del Codice penale – si legge nella circolare di Acerra - prevede l’inasprimento delle sanzioni a carico dei genitori dei minori responsabili dell’adempimento dell’obbligo di istruzione che evadono o eludono tale obbligo; a tal proposito, si segnala che la fattispecie di reato viene trasformata da contravvenzione in delitto e che l’ambito di applicazione viene esteso all’intero decennio di istruzione obbligatoria».

Quindi mano pesante sui genitori che non mandano a scuola i propri figli o non vigilano sulla loro frequenza in obbligo scolastico. 

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L’incidenza del fenomeno nel salernitano non è da sottovalutare: oltre alle 336 segnalazioni alla Procura minorile, c’è la didattica discontinua per ben 3.452 ragazzi dalle elementari al primo biennio delle superiori. Un fenomeno che si porta dietro conseguenze sempre più gravi sul piano della povertà educativa, del degrado, della devianza. Di qui le nuove modalità di segnalazione degli alunni assenti dalle aule in maniera prolungata e senza alcuna valida giustificazione.

Nelle scuole elementari della provincia di Salerno, ben 590 alunni hanno totalizzato assenze nel 2023 tra il 25% e il 50% ; altri 94 alunni hanno superato il 50% delle assenze annuali. Alle scuole medie ben 669 i ragazzini con frequenza discontinua a fronte di assenze tra il 25% e il 50% alle lezioni; per 123 studenti si è superato il 50% delle assenze annuali. Al biennio delle superiori della provincia il dato sale: 1.398 gli studenti con assenze tra il 25% e il 50% del monte orario e 578 che hanno perso metà anno scolastico. Numeri su base provinciale che richiedono la massima allerta. «Per quanto concerne gli adempimenti a carico dei dirigenti scolastici - si legge nella circolare dell’Ufficio scolastico regionale - Grazie al costante impegno delle scuole e dei dirigenti scolastici in particolare, nel corso dell’anno scolastico 22/23 è stato rilevato un importante miglioramento nei flussi comunicativi tra le varie istituzioni competenti in materia e una significativa diminuzione dei tassi di evasione e di elusione dall’obbligo di istruzione». Ma c’è ancora molto da fare. A partire dai casi di ragazzi più fragili.

«Il dirigente scolastico opera un puntuale controllo sulla frequenza degli alunni iscritti in obbligo di istruzione sin dall'inizio dell'anno – continua la circolare - individuando tempestivamente come inadempienti gli allievi che sono assenti per più di quindici giorni, anche non consecutivi, nel corso di tre mesi, senza giustificati motivi. All’individuazione fa tempestivamente seguito apposita comunicazione del dirigente scolastico agli esercenti la responsabilità genitoriale con modalità definite nell’ambito dei Regolamenti di Istituto». 

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