Ci sarebbe un motivo di viabilità dietro la rissa scatenatasi ieri pomeriggio in pieno centro storico, esattamente nello slargo tra via Botteghelle e via Abate Conforti. Sul posto i carabinieri del capitano Manlio Malaspina con il supporto anche della polizia di Stato. Ci sarebbe stato un diverbio tra una donna salernitana che era alla guida di una vettura, ed un’altra di Benevento.
La donna alla guida dell’auto, forse come sua abitudine nei giorni normali, quando il centro storico non è tanto affollato, ma sbagliando comunque, ha percorso la strada ad alta velocità rischiando di investire la turista che era a Salerno con la sua famiglia. Ne è nato un diverbio tra le due e la cosa sembrava, in un primo momento, risolversi con uno scambio di battute. Poi, nella discussione, si sarebbero inserite altre persone, amici dell’automobilista, che hanno iniziato a difendere la donna. Ne è scaturito un violento litigio durante il quale si è passati dalle parole alle mani: coinvolti i salernitani e i familiari ed amici della Beneventana. Tre persone lievemente ferite: due sono state medicate in ambulanza e una è stata portata al pronto soccorso dove al triage le hanno assegnato il codice giallo.
Quanto accaduto ieri, però, riapre un vecchio fronte di polemiche che riguarda proprio i permessi di passaggio delle auto all’interno della zona pedonale e le modalità di guida degli stessi automobilisti. Spesso capita che, chi è autorizzato, pretenda di passare a velocità sostenuta e di avere la precedenza sui pedoni a qualsiasi ora ed in qualsiasi giorno, anche quando a spasso ci sono giovani coppie con bimbi, passeggini o persone che hanno il cane al guinzaglio.
Molti di questi non sarebbero neanche autorizzati al passaggio ma, fino ad ora, hanno violato le ztl e si sono appropriati di tratti di strada destinati ai soli pedoni. Una giungla. Capita spesso, negli orari della pausa pranzo, anche di trovare camionisti o autisti di furgoni che passano per consegne ai negozi o ad abitazioni private tenendo in mano il cellulare in modalità navigatore senza rendersi conto delle persone che, come loro diritto, camminano liberamente a piedi. Lo stesso vale per le bici elettrice e i monopattini che scorazzano liberamente.