Salerno, sono 14.500 le prof donna in tutta la Provincia: 3.360 i maschi

Lo squilibrio di genere varia a seconda anche dell'ordine di grado della scuola

Sempre più prof donna nelle scuole
Sempre più prof donna nelle scuole
di Gianluca Sollazzo
Venerdì 17 Novembre 2023, 06:35 - Ultimo agg. 12:50
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Nel salernitano la cattedra è sempre più “rosa”. La presenza del maestro alle elementari è diventata quasi rara. Solo alle superiori la figura del prof maschio non è in estinzione. E così, in una provincia che conta oltre 17mila docenti di ruolo, cioè assunti a tempo indeterminato, l’84,9% degli insegnanti è donna. Da qui la sicura applicazione ai prossimi concorsi a cattedra, annunciati ieri dal Ministero dell’Istruzione e per cui sono previsti appena 335 posti per la provincia di Salerno, della cosiddetta tutela delle “quote blu”.
LO SCENARIO
Tra le novità, rispetto ai concorsi degli anni passati, è la questione della parità di genere, richiesta da una normativa di giugno. Il Mattino è in grado di fornire un quadro degli equilibri delle presenze degli impiegati nell’ambito dell’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado di Salerno e provincia, da cui si evince che la presenza maschile dietro la cattedra si sia fortemente ridotta. A incidere su questo squilibrio di genere è sicuramente la questione economica: lo stipendio di un prof, a causa dell’aumento del costo della vita, è diventato troppo basso. La percentuale di maestri dell’Infanzia è pari allo 0,80%, mentre per la primaria si arriva al 3,47%. E la situazione è pressoché identica in proporzioni nel resto della Campania: ciò significa che a parità di punteggio in graduatoria finale dei prossimi concorsi, sarà data precedenza agli aspiranti di genere maschile. La legge che prevede il riequilibrio di genere è il Dpr 82 di giugno scorso, che deve essere applicato ai concorsi pubblici: secondo tale disposizione, nei bandi per il reclutamento nelle pubbliche amministrazioni occorre indicare, per la qualifica messa a concorso, la percentuale di rappresentatività dei generi nell’amministrazione che lo bandisce, calcolata alla data del 31 dicembre dell’anno precedente. Qualora il differenziale fra i generi sia superiore al 30 per cento, a parità di titoli e di merito, e in assenza di ulteriori benefici previsti da leggi speciali, si applica la preferenza in favore del genere meno rappresentato in sede di scorrimento della graduatoria.
I NUMERI
Ma qual è la fotografia di genere della categoria dei docenti nelle scuole di casa nostra? Nel Salernitano sono esattamente 3.364 i docenti di ruolo maschi nei vari ordini di scuola, mentre in forte squilibrio pesa la presenza delle donne insegnanti che sono per la precisione 14.523. Lo squilibrio di genere è ancora più adamantino se si considerano i vari ordini di scuola. All’Infanzia sono 2.225 le maestre di ruolo e, addirittura, solo 19 i maestri ai quali è affidata l’educazione e la formazione dei bimbi tra i 3 e i 5 anni. Tra i 19 maestri dell’infanzia - si legge spulciando i dati ministeriali - 5 hanno età superiore ai 55 anni, 8 invece hanno età compresa tra i 45 anni e 54 anni, questo significa che i maestri dell’infanzia sono destinati a scomparire in provincia. Alle scuole elementari le cattedre rosa sono 4.467, mentre i docenti maschi sono 156. Alle scuole medie i professori sono 921 contro le 2.694 professoresse in servizio. Alle superiori, ultimo grado di istruzione, la categoria dei docenti maschi si alza, ma solo leggermente: i prof maschi salernitani sono 1.843, mentre le donne sono quasi il doppio, esattamente 3.640. Quali possono essere le cause per le quali la presenza maschile nel settore scolastico si è fortemente ridotta? Una possibile soluzione all’enigma potrebbe essere rinvenuta nel Rapporto annuale sull’Istruzione nei Paesi industrializzati, pubblicato dall’Ocse. Nel documento, vengono individuate due cause di questo divario occupazionale tra uomini e donne. La prima consiste nella sussistenza di stereotipi di genere, per i quali le donne dovrebbero svolgere mestieri di cura, proprio come l’insegnamento, mentre gli uomini quelli più tecnici.

La seconda causa è lo stipendio degli insegnanti, che non è elevato, questo renderebbe la professione meno appetibile rispetto ad altre più redditizie.

E qual è la situazione dei possibili candidati al prossimo concorso a cattedre? Stando ai dati ministeriali, si evince che nel salernitano, a fronte di 1.922 docenti precari annuali in servizio nelle scuole, e quindi con esperienza pluriennale, ben 1.497 sono di genere femminile, mentre i maschi sono 425. Quindi anche la platea dei precari storici è costituita in larga parte da donne.

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