Agropoli, sversamenti abusivi nel Testene: avviati i controlli

Le tracce individuate e gli olezzi hanno fatto immediatamente pensare a qualche scarico fognario abusivo, ipotesi confermata dai liquidi che fuoriuscivano da talune tubazioni

I controlli
I controlli
di Ernesto Rocco
Domenica 7 Aprile 2024, 07:00
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Scarichi fognari nel fiume Testene ad Agropoli. A sollevare la questione l’Associazione Genesi che da alcuni anni si prende cura dell’habitat del corso d’acqua che taglia in due la città. Nei giorni scorsi, infatti, è stata notata la presenza di una strana schiuma, liquami e addirittura escrementi che galleggiavano in superficie, trasportati dalla corrente verso la foce. Del caso si è subito interessato il consigliere comunale Raffaele Pesce che ha deciso di effettuare un sopralluogo.

Le tracce individuate e gli olezzi hanno fatto immediatamente pensare a qualche scarico fognario abusivo, ipotesi confermata dai liquidi che fuoriuscivano da talune tubazioni. «Già lo scorso anno ho segnalato strani afflussi nel Testene. Non voglio dire che non ci sono stati interventi, ma fin ora non sono stati risolutivi», dice Gerardo Scotti, presidente di Genesi. I reflui arriverebbero da tubature dell’acqua bianca dove probabilmente confluiscono anche delle fogne, ma ci sono anche scarichi che forse da alcune abitazioni si immettono nel torrente Cupa, affluente del Testene. «Dobbiamo prendere atto della questione, senza distinguere tra maggioranza e opposizione.

È chiaro che ci sono degli sversamenti», afferma Pesce a margine del sopralluogo, chiedendo intervento immediati al sindaco, all’assessore all’ambiente e alle forze dell’ordine. Puntualmente nelle scorse ore Carabinieri forestali, Guardia costiera e polizia municipale si sono recati sul posto individuando la possibile origine degli sversamenti. Indagini accurate permetteranno di individuare la provenienza e far scattare le sanzioni.

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«Abbiamo fatto tanto in questi anni per il fiume Testene, immaginando un progetto di riqualificazione che ha avuto una bella risposta da parte dei cittadini e dell’ambiente. Si era arrivati ad una qualità del fiume accettabile, ora siamo tornati indietro nel tempo di tantissimo», l’amaro commento di Gerardo Scotti.

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