Vertenza Fos, da Battipaglia l'Sos al prefetto «contro la chiusura»

Francese prova a compattare e rilancia il fronte istituzionale: «Serve evitare il disimpegno di Prysmian sul territorio italiano»

Il consiglio comunale sulla Fos
Il consiglio comunale sulla Fos
di Marco Di Bello
Sabato 27 Gennaio 2024, 07:00
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Il sindaco di Battipaglia Cecilia Francese, dopo la seduta di consiglio aperta sulla vertenza della Prysmian Fos, ha scritto al prefetto di Salerno, Francesco Esposito, per coinvolgerlo sulla vicenda agita quasi 300 famiglie, sindacati e sindaci della Piana del Sele. Proprio richiamando la seduta del 21 gennaio scorso, la sindaca ricorda al prefetto gli intenti: «Il grido unanime ribadisce che lo stabilimento Prysmian Fos di Battipaglia non deve chiudere, deve rimanere a Battipaglia e continuare a produrre per il mercato italiano ed a rappresentare un elemento di ricchezza per un intero territorio dal quale provengono i lavoratori che vi sono impiegati - esordisce Francese - la crisi, paradossalmente, nasce dall’alta qualità delle fibre ottiche che vengono prodotte con costi maggiori rispetto a quelle prodotte in Cina, in Corea, in India». 

Per questo, secondo il sindaco, Prysmian sembra sempre più interessata a un disimpegno sul territorio italiano: «Seppure le organizzazioni sindacali abbiano ottenuto la apertura di un tavolo di crisi al ministero - prosegue la prima cittadina - ancora non sono emerse determinazioni rispetto all’obiettivo di creare un mercato nazionale per la fibra ottica di qualità mentre la società ha disposto una proroga di ulteriori 13 settimane di cassa integrazione per lo stabilimento di Battipaglia: un bruttissimo segnale per i lavoratori».

Per questo, in conclusione, Francese chiede un intervento del prefetto: «per valutare la possibilità di convocare urgentemente un tavolo straordinario di confronto - chiede - al fine di convenire i passaggi da compiere per sensibilizzare il governo, attraverso i ministeri competenti, chiedendo che si assumano nel più breve tempo possibile atti concreti tesi fugare le preoccupazioni, non solo dei lavoratori, ma dei cittadini dell’intera area che non riuscirebbe ad assorbire un ulteriore colpo di tale portata alla propria economia, ed avviare un processo produttivo virtuoso per la realtà industriale della Prysmian Fos di Battipaglia».

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Adesso, lavoratori, sindacati e sindaci attendono la chiamata da parte del Prefetto, mentre sul territorio continua il lavoro a sostegno della vertenza. Proprio ieri, il Pci di Eboli è intervenuto sulla vicenda: «Può l’unica azienda italiana produttrice di fibra ottica e una delle quattro o cinque in Europa essere in crisi? La risposta è sicuramente no - si domanda - Per le caratteristiche dell’azienda è necessario e urgente un intervento dello Stato. Perché non mettere in piedi la stessa iniziativa messa in atto con l‘Ilva di Taranto». 

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