Riscatto laurea agevolato 2024, cosa c'è da sapere: domanda, costi, calcoli e vantaggi

di Monica De Chiari
Venerdì 12 Gennaio 2024, 12:06 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 07:50 | 1 Minuto di Lettura

Le differenze

Per chi ha studiato dopo il 1995, dal 2019 è attiva l'opzione del riscatto agevolato che prevede un costo fisso e inferiore. Chi ha studiato prima del 1996 invece, deve in previsione, optare per il metodo di calcolo contributivo. Nel 2023 l'onere ammontava a 5,7mila euro per ogni anno di riscatto agevolato, mentre per il 2024 si attende acora la definizione da parte dell'Inps. La cifra in questo caso è lo stessa anche per gli inoccupati privi di rapporti di lavoro precedenti. E' vero che il riscatto agevolato comporta costi inferiori ma porta con se anche il rischio di assegni decurtati del 20-30% per effetto del metodo contributivo di calcolo della pensione. Inoltre, il massimale contributivo annuo vede l'applicazione di un tetto massimo di retribuzione annua sul quale viene aggiunta poi la contribuzione dal datore di lavoro: per il 2024 la soglia è di 119.650 euro.
A prescindere dalla modalità, la cifra da versare per il riscatto della laurea può essere spalmata fino a 120 rate a patto che vengano corrisposte prima di andare in pensione. L'unica eccezione riguarda i dipendenti pubblici che possono rateizzare la cifra anche una volta usciti dal lavoro tramite l'applicazione di trattenute mensili. In secondo luogo il riscatto della laurea può essere deducibile anche tramite le tasse, utilizzando una norma che abbatte il reddito imponibile.

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