Andrea Sannino: «Per Mare fuori ritardo il mio disco»

«Alessandro Siani ha le idee chiare su quello che vuole portare in scena e ha coinvolto gli sceneggiatori originali della serie tv»

Andrea Sannino con Maria Esposito
Andrea Sannino con Maria Esposito
Federico Vacalebredi Federico Vacalebre
Mercoledì 8 Novembre 2023, 11:00
4 Minuti di Lettura

Di solito artisti ed uffici stampa si fanno vivi con i giornalisti quando sta per arrivare un disco, un tour, uno spettacolo. Ma Andrea Sannino, oltre che artista, è, lo sanno tutti, «nu buono guaglione». E, per questo, mentre prova il musical di «Mare fuori», al debutto il 14 dicembre al teatro Augusteo, ci tiene a mandare un messaggio al suo pubblico su qualcosa che, per ora, non vedrà la luce: «Avevo annunciato per questi giorni la seconda metà del mio nuovo album, Mosaico 2, ma l'avventura teatrale mi spinge a rimandare tutto al marzo dell'anno prossimo. Un po' mi dispiace, ma un po' no: lasciamo che le canzoni del primo disco-puzzle camminino ancora un po' da sole, alcune sono piaciute, e molto». 

La più fortunata?
«Quella che per titolo portava l'anno della mia nascita, 1985. È davvero autobiografica, forse sarà piaciuta anche per questo, ma è anche un omaggio alla Napoli di quegli anni che, dal sommo Sorrentino sino a Mixed by Erry, sembra essere tornata di moda».

Veniamo a «Mosaico 2». Possiamo anticipare qualcosa? Nel primo ci sono tanti duetti.
«Anche nel secondo c'è un ospite importantissimo, Peppe Barra.

Mi sono emozionato nel dividere il microfono con un mito come lui. Il titolo del pezzo? Vabbe', lo svelo, visto che devo farmi perdonare da chi mi segue: Nenna».

Veniamo a «Mare fuori» versione musical: come vanno le prove?
«Benissimo. Alessandro Siani ha le idee chiare su quello che vuole portare in scena ed ha coinvolto gli sceneggiatori originali della fortunatissima serie tv per essere in sintonia con il progetto originale e poi aggiungerci i suoi toni preferiti, da commedia».

Ci sono protagonisti della serie come Maria Esposito (Rosa Ricci), Antonio Orefice (Totò Ascione), Antonio D'Aquino (Milos), Giuseppe Pirozzi (Micciarella), Salahudin Tijani Imrana (Dobermann), Carmen Pommella (Nunzia) più l'ultimo vincitore di «Amici», Mattia Zenzola.
«Sono giovanissimi e serissimi, non si sono montati la testa per lo straordinario successo televisivo, sanno che il teatro è un'altra cosa. E Maria è straordinaria, è venuta persino a prendere lezioni di canto da me. Vi sorprenderà».

A proposito di questo, ma che canzoni dobbiamo attenderci?
«Quelle della serie: O mare for, Tik-tok e Origami all'alba, che vanno fortissimo, ci sarà chi verrà a vederci solo per intonare con noi quei pezzi. E poi brani originali e poi... qualche sanninata ci sarà, Siani mi ha concesso di ripescare qualche mia melodia, qualche mio pezzo meno fortunato».

A proposito, lo abbiamo chiesto recentemente anche ad Alessandro: il tuo ruolo da educatore non è simile a quello del prete di «C'era una volta... Scugnizzi»? E, per dare un po' di speranza in più ai ragazzi rinchiusi a Nisida, non è che guardate proprio al musical di Mattone che conosci così bene?
«Io credo che quel musical sia alla base di Mare fuori, nel senso proprio della serie, come di tante altre cose, che sia un modello fondante per certe narrazioni recenti partenopee di perdizione e recupero. Il prete di strada Saverio salvava i ragazzi prima che finissero in un istituto penale minorile, il mio educatore cerca di consegnargli un futuro quando ormai quell'errore lo hanno compiuto. Però la speranza nel racconto c'è sempre, anche in tv. Ogni ragazzo è mostrato nelle 24 ore prima dell'errore che lo porterà a Nisida: se ne comprendono le ragioni, non per giustificare i reati, ma per capirne le origini, le cause. Quei ragazzi non sono criminali incalliti e se qualcuno lo diventerà è anche colpa nostra: e questa non è una frase da musical». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA