Negli ultimi anni cantava per le strade di Roma, dimenticato dal grande pubblico, ed era anche entrato in polemica con la sua ex band, ma per quasi un decennio, a cavallo degli anni '80 e '90, è stata voce inconfondibile dei Cugini di Campagna. Si è spento a 62 anni Marco Occhetti, in arte Kim. A darne notizia la figlia Giulia, annunciando i funerali che si sono svolti oggi alle 15 a Fiano Romano presso la Chiesa di Santo Stefano Protomartire.
Da “Anima mia” a cantante di strada, la parabola di Kim dei Cugini di campagna
Chi era
Nato a Roma il 24 dicembre 1959, Occhetti era stato la voce del gruppo dal 1986 al 1994, dopo aver preso il posto del cantante Paul Manners e lasciandolo poi a Nick Luciani.
L'intervista
In un'intervista al Messaggero del 2017 spiegò che non era più in sintonia con il gruppo, perché chiedeva un rinnovamento, come avevano fatto ad esempio i Pooh. Non è però più riuscito ad imporsi al grande pubblico. Spesso lo si poteva incontrare a Piazza Navona o al Pantheon, ma i passanti raramente lo riconoscevano anche perché aveva cambiato il suo look. Aveva abbondonato gli abiti sgargianti degli anni d'oro, accompagnandosi solo con la sua chitarra. Non nascondeva le difficoltà economiche. «Sono stato la voce solista dei Cugini di Campagna, ma adesso mi ritrovo a suonare nelle piazze di Roma, praticamente dalle stelle alle stalle, che preferisco, perché è più vero. Ma è stata dura», spiegò in quell'intervista attaccando anche gli ex compagni della band: «Non mi hanno versato i contributi, si sono inventati mille sotterfugi. Sono tutti tirati con i soldi, ma a livelli estremi. Ed è finita male».
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