Si snoda tra Jerash, la Pompei d'Oriente, e la Pompei sotto il Vesuvio il viaggio di quest'anno tra musica e fratellanza di Riccardo Muti per Le Vie dell'Amicizia del Ravenna Festival. Il maestro dirigerà l'Orchestra giovanile Cherubini prima a Ravenna poi nella città siriana il 9 luglio e subito dopo in Campania, l'11 luglio, nel Teatro Grande da lui inaugurato nel 2010 dopo lunghi lavori di restauro (nella foto).
Nell’anno in cui il festival ha colto l’occasione del centenario della nascita di Calvino per intitolare la propria XXXIV edizione “Le città invisibili”, il fil rouge del comune passato romano e del patrimonio archeologico lega due città a lungo sepolte – l’una dalla cenere del Vesuvio, l’altra dalle sabbie del deserto – a Ravenna, il cui porto di Classe l’imperatore Augusto scelse per la flotta del Mediterraneo orientale.
Su tutti e tre i palcoscenici, la direzione di Muti unirà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il Coro Cremona Antiqua a musicisti giordani nel II atto da “Orfeo ed Euridice” di Gluck, in arie e cori dalla “Norma” di Bellini (fra cui “Casta diva”) e nel “Canto del destino” di Brahms.