Lo scorso settembre Zubin Mehta era tornato alla guida dell’Orchestra del Maggio Fiorentino in tournée a Bangkok, poi aveva dato forfait alla Scala per tre concerti previsti a inizio ottobre. E ieri la notizia della scomparsa. Ma era una notizia falsa.
“Ah, ah, ah”, ha risposto lui a chi gli chiedeva come stava al telefono dalla sua casa di Los Angeles facendosi una ricca risata. E in breve da un momento di cordoglio il mondo della musica è passato al buonumore al grido di “Lunga vita a Mehta”.
E la notizia, smentita proprio dal Maggio Musicale Fiorentino, che da sessant'anni è la sua “casa” italiana, ha rifatto il giro del mondo tra fan, appassionati, colleghi del musicista. Il maestro indiano, 86 anni, dall'inizio degli anni 2000 si era anche molto legato a Napoli, al San Carlo, dove aveva diretto opere, concerti e tournée, a iniziare da un grande evento in piazza del Plebiscito con orchestre e cori uniti di San Carlo e Maggio.
Un rapporto che era sfociato nel 2016 nella nomina a direttore onorario di recente cancellata dall'organico illustrato nei libretti di sala e dal sito del teatro napoletano.