«Sport Never Stop», a Napoli il progetto contro la povertà educativa

Il progetto di Fondazione L’Albero della Vita Ets e Fondazione Conad Ets è stato presentato oggi a Napoli durante un evento organizzato con il patrocinio del Comune presso Palazzo San Giacomo

Il progetto «Sport Never Stop»
Il progetto «Sport Never Stop»
Martedì 12 Marzo 2024, 15:00
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Contrastare la povertà educativa e prevenire la criminalità, offrendo a bambini e bambine che vivono nei quartieri più difficili delle grandi città la possibilità di praticare gratuitamente un’attività sportiva durante l’anno e di frequentare laboratori educativi sui valori positivi dello sport, su una corretta alimentazione e stili di vita sani. Sono questi gli obiettivi principali di «Sport Never Stop», il progetto di Fondazione L’Albero della Vita Ets e Fondazione Conad Ets presentato oggi a Napoli durante un evento organizzato con il patrocinio del Comune presso Palazzo San Giacomo.

Il progetto, che ha preso il via tra settembre e ottobre 2023, copre tutto l’anno scolastico e si svolge in 8 città (Milano, Genova, Reggio Emilia, Ascoli Piceno, Perugia, Napoli, Catanzaro e Palermo) coinvolgendo oltre 250 bambine e bambini, con i loro genitori e le loro comunità territoriali. Con «Sport Never Stop», Fondazione L’Albero della Vita e Fondazione Conad Ets hanno offerto centinaia di percorsi di pratica sportiva costruiti ad hoc su attitudini e desideri dei bambini coinvolti.

Inoltre, sono stati attivati laboratori didattici sui valori promossi dallo sport (impegno, costanza, lealtà, leadership positiva, gestione dei conflitti e delle sconfitte) e laboratori per educare a uno stile di vita sano e a un’alimentazione bilanciata e adeguata all’età, rivolti sia ai bambini che alle loro famiglie.

Secondo il rapporto Save the Children del 2022 sulla povertà educativa «in Italia il 67,6% dei minori di 17 anni non è mai andato a teatro, il 62,8% non ha mai visitato un sito archeologico e il 49,9% non è mai entrato in un museo. Il 22% non ha praticato sport e attività fisica e solo il 13,5% dei bambini e delle bambine sotto i tre anni ha frequentato un asilo nido».

Infine, la povertà educativa e l’inattività spesso si accompagnano alla scarsa attenzione verso una corretta alimentazione: da una recente ricerca del Dipartimento di Sanità Pubblica - Università Cattolica di Milano, 1 bambino su 7 in Italia vive in una situazione di insicurezza alimentare. Questo determina un incremento dei casi di malnutrizione, obesità infantile, malattie croniche infantili.

Il progetto «Sport Never Stop» nasce proprio per contrastare la povertà educativa a partire dalla proposta di praticare con continuità un’attività sportiva: rugby, nuoto, pallacanestro, calcio, ginnastica artistica e arti marziali sono solo alcuni degli sport scelti dai bambini e dalle bambine beneficiari del progetto che stanno già frequentando i corsi. Due esempi per tutti: M. una bimba che da sempre desiderava fare nuoto, finalmente è riuscita a entrare in vasca, ha partecipato alla sua prima gara e ha vinto il primo premio. Mentre il piccolo Z. - il più giovane di tre fratelli che non avrebbero potuto fare sport per le difficoltà economiche della famiglia – si è appassionato alla pratica del wushu, nella quale si è scoperto abile e molto talentuoso.

La mattinata, moderata dalla Direttrice di Fondazione Conad Ets Maria Cristina Alfieri, è stata arricchita dalla straordinaria testimonianza del Procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri, che ha insistito sul ruolo fondamentale della cultura e lo sport nel contrastare la criminalità giovanile.

Sono inoltre intervenuti, portando le loro riflessioni: Chiara Marciani, Assessore alle Politiche Giovanili e al Lavoro; Maura Striano, Assessore all’Istruzione e alla Famiglia; Mauro Lusetti, Presidente Conad Consorzio Nazionale; Giovanni Anania, Direttore Marketing PAC 2000A Conad; Manuela Marani, Segretario Generale de L’Altra Napoli EF; Salvatore Angelico e Isabella Catapano, rispettivamente Presidente e Direttrice Generale di Fondazione L’Albero della Vita Ets.

Dal mondo dello Sport il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo, impegnato con la squadra a Barcellona, ha inviato un videomessaggio per tutti i ragazzi e le ragazze coinvolte nel progetto.

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