Napoli a Sanremo: domani in edicola gratis con il Mattino il libro di Federico Vacalebre

Domani in edicola con il Mattino il libro di Federico Vacalebre

Il libro di Federico Vacalebre domani in edicola con il Mattino
Il libro di Federico Vacalebre domani in edicola con il Mattino
di Andrea Spinelli
Lunedì 5 Febbraio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 6 Febbraio, 07:26
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Tocca a Geolier, a The Kolors e a BigMama, da domani, sul palcoscenico dell'Ariston, continuare la storia che Federico Vacalebre ha raccontato in Napoli a Sanremo, il prezioso libro che «Il Mattino» regalerà ai suoi lettori da domani, appunto, in edicola per tutta la settima sanremese, sempre se il sold out non lo renderà prima oggetto di collezionismo, come successo per parecchi dei titoli della collana «Ieri oggi domani».  

Il rapper campione di vendite (di dischi e di biglietti), il trio del tormentone «Italodisco» e la rapper irpina anti-bodyshaming continuano infatti una vicenda iniziata, già lo si è scritto, ancora prima che il Festival della canzone italiana nascesse, ispirato da «Festival napoletano» portato in scena al casinò da Ernesto Murolo ed Ernesto Tagliaferri nel Capodanno 1931-1932.

Se in principio era, dunque, Napoli e la canzone napoletana, quando Sanremo nacque, nel 1951, il Festival si scordò della città della musica per un po'. Ma solo per un po', perché nel 1955 debuttò Tullio Pane, reduce dalla vittoria al Festival di Napoli dell'anno prima e pronto a bissare in riviera, in coppia con Claudio Villa, con cui portò a casa pure il secondo posto: «Buongiorno tristezza» e «Il torrente» le canzoni premiate. In gara c'era anche un partenopeo adottivo, per repertorio, il leccese Antonio Basurto. Da quel momento a vincere saranno Nunzio Gallo («Corde della mia chitarra, 1957), Peppino Di Capri (1973 con «Un grande amore e niente più», 1976 «Non lo faccio più», più un premio alla carriera l'anno scorso) Massimo Ranieri (1988, «Perdere l'amore», più un premio della critica nel 2002), Avion Travel (2000, «Sentimento»), più, tra i Giovani, i Neri per Caso, Rocco Hunt, Lele.

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Dal tesoro dell'archivio de «Il Mattino», riemerge nel libro, tanto per fare un esempio, un'intervista al cantattore di Generoso Picone che ci ricorda come all'indomani del trionfo all'Ariston lo showman del Pallonetto Santa Lucia fosse già in scena, proprio nella sua Napoli, al Politeana, con «Rinaldo in campo». La vittoria era inattesa e quel tour teatrale impedì a Ranieri di promuovere canzone e disco. Almeno la prima fece comunque il suo cammino. Ma insieme ai trionfatori, ai carneadi (davvero tanti), ai coprotagonisti, Napoli a Sanremo racconta l'una tantum di Pino Daniele, ospite nel 2001, con le parole scritte per l'occasione dal Nero a Metà. E articoli di Cladio Baglioni, Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Antonello Venditti e lo stesso Ranieri sostengono la campagna de «Il Mattino» per consegnare a Roberto Murolo il premio alla carriera del 2002. Campagna vinta, medaglia appuntata. Pietro Treccagnoli racconta, invece, la censura al Federico Salvatore di «Sulla porta»: nel 1996 la parola «omosessuale» non poteva essere ancora pronunciata all'Ariston. Peppe Lanzetta, ancora, scrive della Napoli a Sanremo del 1999, rappresentata da due big del calibro di Nino D'Angelo ed Enzo Gragnaniello. E Lello Greco segnala prontamente l'exploit di Eduardo De Crescenzo con «Ancora» nell'edizione del 1981. Ma ora tocca a Geolier, The Kolors e BigMama, le cui interviste chiudono il volume. Il rapper di «I p'me tu p'te» è quello su cui sono appuntati gli occhi dei più. A Napoli, nel rione Gescal ai confini di Secondigliano dove vive, non hanno dubbi: è grazie a lui se Napoli ricanta a Sanremo. 

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