Patrizio Oliva, dal ring al palco: dopo 4 anni di preparazion ecco il debutto teatrale

Patrizio Oliva, dal ring al palco: dopo 4 anni di preparazion ecco il debutto teatrale
Mercoledì 6 Novembre 2013, 14:24 - Ultimo agg. 14:27
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ASCOLI - “Il palcoscenico sostituisce il ring, con la stessa adrenalina e una unica differenza: oggi anzich massacrarmelo il viso me lo truccano”.

Con questa battuta e dopo una preparazione di 4 anni, Patrizio Oliva debutta come attore. Colui che è stato nella boxe campione europeo nel 1978, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca nel 1980 e proclamato campione italiano e campione europeo nei due anni successivi, è il protagonista di uno spettacolo teatrale che verrà presentato al Palafolli di Ascoli domani e venerdì sera. Si tratta di “Due ore all’alba”, lavoro che vede l’ex pugile partenopeo vestire i panni di un Pulcinella in attesa di essere giustiziato, nell’arco temporale che lo separano dalla ghigliottina e durante il quale con il suo carceriere crea una impensabile amicizia volta cementare antichi vincoli d’onore.



“Pulcinella non è una maschera ma è un simbolo, e interpretarlo, dopo interpretazioni leggendarie come quelle di Eduardo, Troisi e Ranieri, mi ha messo soggezione e grande responsabilità” esordisce Oliva, scoperto artisticamente proprio dal regista dello spettacolo, Luciano Capponi, che 3 anni fa lo fece comparire in un film fantasy pluripremiato, “Butterfly Zone”. “Quando l’ho conosciuto ho pensato che avesse la faccia giusta per recitare: ma non volevo mandarlo allo sbaraglio, rischiando di distruggere la sua carriera di sportivo” puntualizza il regista, autore anche di cinema e di tv, che ha lavorato sodo su di lui in tutto questo tempo. Un risultato talmente ben riuscito che Capponi ha diretto Oliva in una pellicola in uscita nelle sale, “Il Flauto”, considerato dal suo creatore il secondo tassello di una trilogia fantasy iniziata proprio con “Butterfly Zone”.



“Perché Ascoli, in un tour che ci porterà a Napoli, Roma, Milano? Perché non potevo non portare Oliva a far conoscere le olive” ride Capponi, che al di là degli scherzi ama profondamente il territorio, di cui è originaria la sua famiglia.