Teatro San Carlo, Lissner presenta la nuova stagione: «Partiamo da una pagina bianca»

Si apre con Turandot: Emma Dante, Mario Martone, Krzysztof Warlikowski e tanti altri i grandi nomi del 2023/2024

Lissner con Dan Ettinger e Jonas Kaufmann
Lissner con Dan Ettinger e Jonas Kaufmann
di Valentina Bonavolontà
Sabato 22 Aprile 2023, 21:20 - Ultimo agg. 22:06
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Sarà la Turandot di Giacomo Puccini il 9 dicembre ad aprire la prossima stagione del Teatro di San Carlo. Protagonista il soprano americano Sondra Radvanovsky, sul podio ci sarà il direttore musicale Dan Ettinger alla sua prima inaugurazione di Stagione, per la regia di Vasily Barkhatov.

Dodici titoli d’opera, sei nuove produzioni, quattro balletti, sedici concerti, la terza edizione del Festival Pianistico e della rassegna cameristica, è la stagione 2023-24 presentata stamattina dal Soprintendente e direttore artistico Stéphane Lissner, che ha puntato come sempre sulle grandi voci (Anna Netrebko, Yusif Eyvazov, Elīna Garanča, Nadine Sierra solo alcune delle tante di livello mondiale).

Molti i titoli 'al femminile', da Norma a Luisa Miller, da Elektra a Carmen

«Finalmente questa stagione è stata concepita partendo da un pagina bianca. La pandemia è stato un periodo molto complesso da superare. La difficoltà più grande della nostra offerta culturale è trovare artisti adatti e siamo molto orgogliosi di avere questo tipo di offerta culturale» - spiega il Sovrintendente francese.

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Una programmazione che unisce tradizione e innovazione, professionalità altissime e capacità di divulgazione e incantamento.

Ad illustrare il programma al suo fianco Dan Ettinger e la star Jonas Kaufmann, ormai di casa (in questi giorni è impegnato con Die Walküre) che sarà protagonista di ben tre appuntamenti: La Gioconda di Ponchielli, una prima evento con la regia di Romain Gilbert, e per la stagione concertistica un gala dedicato al cinema e un concerto con Ludovic Tèzier su duetti di Verdi, Puccini, Ponchielli.

Secondo titolo in cartellone I vespri siciliani di Giuseppe Verdi, nuovo allestimento del Teatro di San Carlo firmato da Emma Dante con le scene e i costumi di Carmine Maringola e Vanessa Sannino in programma da domenica 21 gennaio a sabato 3 febbraio 2024. La versione italiana del capolavoro verdiano mancava al Lirico di Napoli da 69 anni. A seguire il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart nell’apprezzata produzione sancarliana con la regia di Mario Martone in questa occasione diretta da Constantin Trinks

Da segnalare in cartellone una nuova produzione del Teatro Real di Madrid, Norma di Vincenzo Bellini con la regia di Justin Way e la direzione di Lorenzo Passerini e una coproduzione internazionale tra il Teatro di San Carlo e il Gran Teatre del Liceu di Barcellona con La Gioconda di Amilcare Ponchielli, titolo che mancava dai cartelloni del Lirico di Napoli dal 1977 e la presenza de Il Leone d’Oro Krzysztof Warlikowski, che firma la regia del dittico che include Il castello del duca Barbablù di Béla Bartók e La voix humaine di Francis Poulenc, coproduzione dell’Opéra National de Paris e del Teatro Real di Madrid diretto da Edward Gardner, per la prima volta al Lirico di Napoli.

Se le voci, insieme ai registi e direttori, rappresentano l’ormai avvenuta affermazione internazionale del nuovo Teatro di San Carlo, rafforzata anche dagli spettacoli gradualmente riproposti sulla piattaforma digitale ON, i quattro titoli della stagione del Balletto proseguono l’itinerario di maturazione e di innalzamento tecnico e artistico del corpo di ballo voluto dalla direttrice Clotilde Vayer fin dal suo arrivo a Napoli. Ancora una volta saranno alternati e messi a confronti capolavori celebri della danza di tutti i tempi con coreografie più vicine alla contemporaneità, che metteranno in giusto risalto le capacità delle quattro etoile sancarliane insieme al resto del balletto. Si comincia con Don Chisciotte di Minkus, che sarà l’inusuale spettacolo di Natale in un allestimento storico coreografato da Nure’ev della Royal Swedish Opera di Stoccolma. Seguirà in aprile l’amatissimo Romeo e Giulietta di Prokof’ev, poi una composita serata in omaggio al coreografo Jerome Robbins, con tre titoli su composizioni di Chopin, Debussy e Ravel (in luglio) ed infine a settembre una serata di danza “francese” con una coreografia di Serge Lifar. 

Anche quest’anno la musica da camera è interamente affidata all’alta professionalità dei professori dell’Orchestra del Teatro di San Carlo, in formazioni varie e originali, dall’orchestra da camera all’insieme di otto violoncelli, e poi trii, quartetti e gruppi diversi, in alcuni casi anche con voci aggiunte, con un repertorio che spazia da Bach e Pergolesi agli autori del pieno Novecento.

La terza edizione del Festival Pianistico, che si terrà nel mese di maggio 2024 con la partecipazione di quattro virtuosi di fama internazionale, a cominciare dal mitico nome di Grigory Sokolov, rinforza il legame del Teatro di San Carlo con una tradizione musicale molto amata e sentita nella città che nell’Ottocento aveva accolto il grande rivale di Liszt, Thalberg, creatore di una importante scuola pianistica napoletana.

Il Teatro di San Carlo si conferma con questa programmazione un nuovo punto di riferimento mondiale per il belcanto del nostro tempo, con la capacità di attrarre pubblico anche da paesi lontani, ma soprattutto il simbolo culturale per eccellenza dell’Italia meridionale.

«Volevo ringraziare gli operatori dello spettacolo, che hanno sostenuto il teatro tutto e il difficile momento del silenzio durato un anno e mezzo.

Abbiamo fatto un lavoro lungo e abbiamo cercato in questi anni di rispondere ad alcuni problemi, non solo di natura economica, ma anche psicologica». - spiega il Sovrintendete - «Le nuove produzioni stanno arrivando, ricomincio a vedere il pubblico e questa è la più grande soddisfazione». 

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