Amarcord Universiadi, un anno fa
l'inizio del viaggio verso i Giochi

mascotte
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di Diego Scarpitti
Domenica 19 Aprile 2020, 21:44 - Ultimo agg. 21:47
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«Chi corre, ricorda meglio e allena la memoria». E’ già amarcord Universiadi. Un anno fa la presentazione della mascotte Parthenope e della torcia con l’ambasciatore Massimiliano Rosolino. La prima vera tappa di avvicinamento ai Giochi all’ombra del Vesuvio non poteva non partire ad un passo da Castel dell’Ovo, luogo simbolo di Napoli, dove si spiaggiò la sirena, come narra la leggenda.

E poi il viaggio della fiaccola tra le bellezze d’Italia, partendo da Torino, dove nel 1959 si tenne la prima edizione delle Universiadi. Passaggio obbligato a Losanna, sede della Fisu. Dal Duomo di Milano ad Assisi, la città della pace universale per eccellenza con san Francesco, patrono d'Italia, e santa Chiara, fino a Piazza San Pietro, con la benedizione di Papa Francesco.
 

Sempre scortata dagli «angeli» delle Fiamme Oro e dalla Polizia di Stato, accompagnata dai tanti campioni «maratoneti», Davide Tizzano, Patrizio Oliva e tantissimi altri, impugnata anche da Oleg Matytsin, la torcia approdò a Matera, capitale europea della cultura, per giungere definitivamente in Campania. Avellino, Benevento, Caserta, Salerno e infine Napoli, nella sua imperiosa bellezza.

Mauro Sarmiento con Marianna Ferri a Piazza del Plebiscito, il lungomare con Sandro Cuomo e sullo sfondo il Vesuvio ad impreziosire una fantastica cartolina.

Buone gambe e buona testa. Un passato non molto remoto, che guardava con ottimismo al futuro.   


 
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