«Il coraggio di vincere»: Acampora
premiata da Malagò e Letta

Eliana Acampora
Eliana Acampora
di Diego Scarpitti
Giovedì 5 Dicembre 2019, 17:18
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«Continuo a inseguire i miei sogni e a gonfiare la rete la domenica, fisso i miei obiettivi e sono pronta a farmi sorprendere dalla vita senza mai dimenticare il mio grande amore: lo sport». Emoziona, entusiasma, appassiona la vicenda umana ed agonistica di Eliana Acampora, centroboa della Carpisa Yamamay Acquachiara. Corallina doc, la pallanuotista biancazzurra ha ricevuto il diploma d'onore del Coni e la menzione speciale per la partecipazione al «Concorso per il Racconto Sportivo». Eliana è stata premiata dal presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, e da Gianni Letta, presidente della rassegna, per «Il coraggio di vincere».

Molto più di un titolo evocativo e indicativo. «Un racconto autobiografico in cui ripercorro le tappe della mia vita, tra difficoltà e successi attraverso lo sport, la mia amata pallanuoto. Essere premiata da Letta e Malagò è stato meraviglioso, soprattutto perché c'erano personaggi prestigiosi del giornalismo e della letteratura italiana», spiega soddisfatta la giocatrice clorata.
 
Dagli Uffizi alle Vele, da Firenze all’ombra del Vesuvio. Scelta necessitata a seguito della notizia terribile della malattia della mamma. «Chilometri e chilometri nelle braccia. L’odore del cloro sulla pelle che non va più via, se non d’estate lasciando il posto al sale del mare». Data indelebile il  7 giugno 2015. «Abbiamo regalato a Scampia una storica promozione in serie A1». Esordio in vasca non casuale. «Mia sorella ed io nuotavamo e nella piscina Villa delle Giade di Torre del Greco dove muovevamo le prime bracciate c'era una squadra di pallanuoto allenata da Mario Scotti Galletta. Mio padre si appassionò e diventò il loro medico e tutti insieme seguivamo la squadra anche in trasferta». Passione aumentata nel tempo con allenamento e mentalità, grazie anche agli insegnamenti e preziosi consigli di Barbara Damiani.

Poi la scoperta dell’artrite psoriasica e la vita che mette nuovamente alla prova Eliana. «La mia malattia mi ha fatto rendere conto dell’importanza di analizzare e distinguere i limiti. Ci sono quei limiti, che quando li superi, ti fanno sentire un supereroe, perché hai alzato l’asticella di dove puoi spingerti. Accettare i propri limiti è il primo passo verso il successo. Non è indolore anzi, a dir la verità, fa malissimo dover rinunciare a ciò che si ama. Tipo giocare a pallanuoto con continuità. Sto giocando la mia partita più difficile a testa alta, come lo sport mi ha insegnato!», dichiara battagliera Acampora. «Sono testimonial dell'artrite psoriasica a livello mondiale, perché mi è scoppiata qualche anno fa e visto che non ci sono persone affette da questa patologia che praticano sport, ho deciso di dare la mia testimonianza, per dimostrare che si possono superare tanti ostacoli, curandosi e amandosi di più».

Esempio credibile e apprezzabile per una nobile causa. Certo la paura di non farcela ma ha prevalso la ferrea volontà di non arrendersi né arretrare di un millimetro. «Il talento da solo non basta, il coraggio di osare e ricominciare. Riprendere il pallone giallo mi ha ridato il sorriso». Nuova ripartenza all’insegna dello sport, un ancoraggio solido e insostituibile, compagno di viaggio ineliminabile. «Il 22 luglio 2018 ho vinto lo scudetto italiano con la squadra master e insieme alla medaglia d’oro mi sono ripresa la mia vita. Poi ci ho preso gusto e ad agosto ho vinto il bronzo europeo master al termine di un campionato entusiasmante e goliardico».

Trionfi che sono continuati. «Un 2019 da incorniciare. Dai playoff con l'Acquachiara, all'argento europeo master ad un meraviglioso progetto di coaching aziendale presso Microelettrica Scientifica, ovvero come aumentare il proprio grado di soddisfazione a lavoro attraverso piccoli accorgimenti su cui bisogna migliorare con dedizione e autodisciplina. Nel mezzo un seminario in Economia aziendale all'Università Parthenope di Napoli e la responsabilità di essere testimonial per l'artrite psoriasica nel mondo».

Eliana non si è mai fermata, nonostante le difficoltà e una crisi che investe drammaticamente le giovani generazioni. «Ho studiato, imparato, fatto gavetta. Ho conseguito due corsi di specializzazione al Coni, in management e politiche sportive. Ho avuto anche tanta fortuna: la possibilità di praticare sport. Conto di rimanere a Napoli, senza dover andar via dalla mia terra. Infine spero che il mio primo libro esca nella prima metà del 2020». Sognare aiuta a vivere e a crescere felici. Con «Il coraggio di vincere» altre sfide. Vero Eliana?
 
 
 
 
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