La Federpugilato prende a pugni il covid
In Campania corsi per come allenarsi

Un allenamento di pugilato
Un allenamento di pugilato
di Gianluca Agata
Martedì 27 Ottobre 2020, 14:08
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"Pratica ed allenamenti in tempi di covid". Il comitato regionale della Federpugilato va in controtendenza e si è rivolto ai propri allenatori con uno specifico corso di aggiornamento anche alla luce degli ultimi decreti governativi. Duecento i tecnici coinvolti con le relazioni di Biagio Zurlo, consigliere federale e responsabile del settore tecnico nazionale della Federboxe, Valerio Esposito consigliere regionale e docente di scienze motorie e Ferdinando Maria Di Lauro medico fiduciario del comitato regionale della Campania. 

«Il corso - sottolinea Valerio Esposito - nasce dai dubbi dei tecnici, dalla necessità di chiarire dei concetti che nei decreti sono espressi in termini tecnici e spesso non di facile comprensione. Con questo senso di confusione si corre il rischio di cadere in "fallo" ma soprattutto di mollare psicologicamente. Da una serie di indagini effettuate è emerso che circa il 40-50% dei frequentatori attivi (quelli già iscritti) non stanno frequentando la palestra soprattutto per la paura del contagio. Usando un parallelismo al mondo della boxe, siamo all'angolo ma dobbiamo restare in piedi, dobbiamo fare di tutto per reagire».
Per Esposito è necessario reagire: «La prima cosa da fare è non considerare i protocolli come un ostacolo, altrimenti si corre il rischio di concentrarsi troppo sui problemi e non riuscire a vedere le soluzioni. Il protocollo deve essere visto come un'opportunità per proseguire la nostra attività preservando l'integrità fisica nostra, degli atleti e di tutte le persone con cui entriamo in contatto. La palestra è un luogo sicuro perché si rispetta alla lettera il protocollo, e poi che l'attività fisica, se ben strutturata, svolge un ruolo importante nel miglioramento del sistema immunitario. Anche se attualmente non esistono dati scientifici per quanto riguarda gli effetti dell'esercizio sul coronavirus, ci sono prove che l’attività fisica regolare, può proteggere da molte altre infezioni virali. Inoltre può contrastare gli effetti negativi dello stress».
Il covid si combatte conoscendolo: «La FPI Campania dall'inizio di questo quadriennio fino a settembre scorso non ha organizzato nemmeno un corso di formazione/aggiornamento.

Una cosa impensabile a mio avviso, l'immobilismo è nemico del progresso. Per far crescere un settore è indispensabile far progredire i protagonisti del movimento, che sono tecnici e atleti. Da quando è entrato in gioco il nuovo consiglio (settembre scorso) si sono organizzati 2 corsi di aggiornamento e una giornata di valutazione morfo-funzionale degli atleti grazie alla collaborazione dell'Accademia Preparatori Fisici. Attualmente il rischio maggiore di infezione da Covid-19 è l'esposizione. È fondamentale trovare modi creativi per allenare mantenendo le distanze sociali e le adeguate contromisure igieniche. È un lavoro non solo scientifico, ma anche di inventiva. Non esiste una ricetta perfetta, ma dobbiamo puntare a fare la cosa migliore nelle condizioni in cui ci troviamo. L'auspicio è quello di ritornare a vedere molto presto le palestre strapiene di atleti che si allenano, fanno a pugni e scherzano come facevano prima di questa pandemia".

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