Con quattro decimi sopra, 27.08, e il nono tempo di qualificazione alla semifinale (Fabio ha l’ottavo) ha chiuso Nicolò Martinenghi. “Il peggio è passato, sto moldo meglio, il mio mondiale comincia qui” ha detto Nicolò che nei 100 rana era fuori di finale ma, pur non accampando scuse, aveva tonsille gonfie e forse la febbre che però non sa “perché se non te la misuri non ce l’hai” aveva detto. “Ora sto al cento per cento e mi diverto”.
Dice Scozzoli che “sarebbe bello vedere due azzurri in finale”; lui “dopo tante finali e tanto tempo vado in vasca sereno e rilassato”.
Supera il turno anche Giacomo Carini che chiude le batterie dei 200 farfalla in 1:56.52, a 22 centesimi dal primato personale stagionale, per il 12esimo posto complessivo. “Le batterie sono diventate gare veloci.Sono contento del tempo anche se la fatica avvertita mi induceva a pensare meglio.
Ho commesso un errore grossolano nella terza virata e ho nuotato i secondi 50 sotto ritmo. Stemperata la tensione, spero di essere più veloce in semifinale”. Il miglior tempo è di Laszlo Cseh in 1:54.08.