Gevi, niente impresa a Milano (88-76). Pancotto: «Abbiamo messo il cuore»

Napoli resta a quota 18: tre gare alla fine, obbligatorio vincere

Hines contro Stewart
Hines contro Stewart
di Stefano Prestisimone
Mercoledì 19 Aprile 2023, 22:30 - Ultimo agg. 20 Aprile, 06:20
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Il miracolo non arriva. Napoli esce sconfitta, come nelle previsioni, dal parquet dell'Emporio Armani Milano (nella foto di Savino Paolella, Hines contro Stewart) e resta a quota 18 in classifica. Ora mancano solo 3 gare alla fine e la Gevi è costretta a vincere, a partire dalla prossima in casa con Tortona domenica prossima. Napoli dunque non riesce ad andare oltre una onorevole sconfitta (88-76) contro Milano, al termine di un match in cui regge bene l’urto nella prima parte, per poi affondare nel terzo quarto sotto 20 punti di scarto. Reazione d’orgoglio nel finale che però non mette mai in dubbio la vittoria milanese.

Tutto sommato una gara discreta ma con alcuni uomini in serata nera (Howard, Michineau, Uglietti, Zerini pure, ma malridotto fisicamente) e con il solito black out che diventa una zavorra.

Bene Williams (ma condizionato dai falli), Young, Stewart e finalone di Wimbush. Ora mancano solo 3 gare alla fine e la Gevi è costretta a vincere, a partire dalla prossima in casa con Tortona domenica prossima. La Gevi ha retto bene l’urto nel primo quarto con Wimbush e Young, subentrato ad uno spento Howard: 24-17. Poi con Williams, finalmente caldo, e Stewart è arrivata anche la palla del vantaggio sul 32-31. Ma dopo un paio di errori e l’uscita di Williams gravato di 3 falli, Milano ne ha approfittato per scappar via all’intervallo: 44-35. Terzo quarto con allungo deciso milanese (69-49) e tentativo estremo degli azzurri nell’ultimo periodo, con un break favorevole fino al -9 (77-68 al 36’), che però è servito solo a ridurre il passivo.

Pancotto a fine gara: «Per noi è stata la prima volta in infrasettimanale, abbiamo cercato di rimanere a livello di Milano con dei tatticismi. La sintesi di tutto questo sta nei punti in area e nei rimbalzi, di gran lunga superiore per l'Olimpia. Abbiamo lottato, risalendo dal -24 al -9, mostrando cuore ed orgoglio e voglia di lottare per rimanere in serie A. Potevamo sicuramente far meglio. I miei giocatori stanno dimostrando la volontà di migliorarci. Vogliamo, per noi, per il club, e per tutta la città di Napoli, mantenere fortemente la serie A. Daremo tutto fino all'ultimo secondo dell'ultima partita. Zerini è voluto scendere in campo nonostante condizioni fisiche precarie, voglio ringraziarlo».

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