Benevento, dopo la sconfitta con il Picierno è allarme rosso

Le difficoltà tecnico-tattiche emerse nell'amichevole

Benevento, dopo la sconfitta con il Picierno è allarme rosso
di Luigi Trusio
Martedì 29 Agosto 2023, 09:58
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Il test con il Picerno non ha sortito gli effetti sperati. Anzi, ha riaperto alcune falle tappate alla men peggio. A sei giorni dall'esordio di Torre del Greco, il Benevento è costretto a correre ai ripari. Presentarsi al «Liguori» con le chiavi del centrocampo affidate al 2003 Emanuele Agnello, che in carriera ha fatto quasi sempre il trequartista e non ha passo, reattività e struttura per agire da vertice basso, può risultare oltremodo rischioso. Ma più in generale è l'idea del centrocampo leggero che non sta in piedi: Talia e Agnello insieme, più Pinato ancora a corto di condizione.

In verità l'intera prestazione collettiva è stata insoddisfacente. A cominciare dalla difesa, che senza Meccariello è rimasta vittima di clamorosi sbandamenti. Senza contare le solite amnesie di Pastina e due terzini votati più alla propulsione che al contenimento, il cui contributo in fase di spinta e traversoni è stato praticamente nullo. L'attacco non può vivere unicamente sulle fiammate di Ciano. È parso un reparto slegato, con un'intesa ancora tutta da costruire.

Ne fatto le spese anche Bolsius, di solito il più vivace. Andreoletti ha ancora tanto da lavorare, ma il tempo degli esperimenti è finito.

Delle due l'una: Masciangelo nel tridente offensivo o è una scelta priva di logica oppure un chiaro segnale che il tecnico non lo ritiene funzionale al suo progetto tattico. Neppure al presidente Vigorito e a Marcello Carli è piaciuta la prestazione. Il massimo dirigente prima di andar via si è intrattenuto con il direttore tecnico: hanno parlato di mercato, perché indubbiamente ci sono ancora cose da sistemare. E posizioni da chiarire. Innanzitutto quella di Moncini. L'attaccante vuole andar via e non ha cambiato idea. Qualche giorno fa la Reggiana si è rifatta sotto con un'offerta da 350 mila euro, ma il Brescia dieci giorni orsono è arrivato a proporre 900 mila euro al Benevento per l'attaccante, e anche in questo caso la dirigenza giallorossa ha detto no. Il club sannita vorrebbe accontentare l'attaccante di Pistoia (che cerca di avvicinarsi a casa anche per questioni familiari), ma se prima non riesce a trovare un sostituto all'altezza non se ne farà nulla. E il nome è sempre lo stesso, ovvero quello di Salvatore Caturano del Potenza, che prima era stato individuato come vice-Moncini e adesso anche come suo sostituto ideale. Nella giornata di ieri il Benevento ha portato un nuovo assalto al calciatore, ma i lucani (che hanno preso pure l'ex giallorosso Asencio facendogli firmare un biennale da 200 mila euro) hanno alzato un muro per adesso invalicabile. Oreste Vigorito proverà a sfruttare anche la sua amicizia con Donato Macchia per convincere il presidente del Potenza a mollargli il calciatore.

Nel frattempo si è fatto avanti anche l'Ascoli per Tello, che ha chiesto al Benevento un prestito con diritto di riscatto ma il club giallorosso è disposto solo a farlo con obbligo, per non rischiare di allungare il contratto al colombiano e ritrovarselo poi nei ranghi anche il prossimo anno. Il Lecco circa una settimana fa ha fatto una proposta allettante al procuratore di Karic, ma non si è mai fatto vivo con il Benevento che non è intenzionato a cederlo. Stesso discorso per Masciangelo: Lecco interessato ma il Benevento finora non è stato chiamato. Domani pomeriggio si riunisce l'Osservatorio sulle manifestazioni sportive (ma si esprimerà giovedì) per il via libera alla vendita dei tagliandi per il settore ospiti dello stadio torrese.
 

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