Solo 9 partite, appena 689 minuti, questo il magro bottino di Gabri Veiga, il centrocampista spagnolo passato in pochi mesi da stella nascente del calcio europeo a calciatore da rilanciare. In estate è stato a un passo dal trasferimento al Napoli: Veiga era il prescelto degli azzurri per dare un colpo al centrocampo e assicurarsi uno dei migliori prospetti under 21 in giro per il mondo, ma all'ultima curva fu l'Al Ahli a assicurarselo, portandolo in Arabia Saudita.
Trenta milioni di euro la cifra pagata sul piatto dagli arabi per anticipare e beffare il Napoli, soldi che sembrano andati in fumo già pochi mesi dopo: secondo l'agenzia di stampa spagnola EFE, il calciatore avrebbe chiesto al Celta Vigo di tornare e ci sarebbero negoziazioni in corso già per gennaio.
Il club spagnolo spera di riportarlo alla base e regalarlo a Rafa Benitez, ex Napoli e oggi allenatore del Celta, ma di certo la parabola di Veiga resta tra gli esempi di un mercato arabo che ha solo attratto economicamente i calciatori europei, destinato a non andare troppo lontano.