MotoGp, si scalda il duello Bagnaia-Martin. Pecco: «So di potercela fare», lo spagnolo: «La pressione è tutta su di lui»

Il campione ha soli tre punti di vantaggio

MotoGp, si scalda il duello Bagnaia-Martin. Pecco: «So di potercela fare», lo spagnolo: «La pressione è tutta su di lui»
MotoGp, si scalda il duello Bagnaia-Martin. Pecco: «So di potercela fare», lo spagnolo: «La pressione è tutta su di lui»
di Sergio Arcobelli
Lunedì 2 Ottobre 2023, 19:23 - Ultimo agg. 4 Ottobre, 08:57
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«Il mio favorito per il Mondiale? Jorge Martín, non ha niente da perdere». Lo ha detto Marc Marquez, non uno qualunque, tirando le somme di una stagione ancora in bilico. Del resto, è un momento eccezionale per “Martinator”, il soprannome del 25enne madrileno, capace di conquistare 106 degli ultimi 111 punti in palio. Gli è mancata solo la vittoria in India, dove si è piazzato secondo dietro a un Bezzecchi che piano piano sta perdendo terreno rispetto al capoclassifica Bagnaia e a Jorge. Sembrava un Mondiale già finito, nel momento in cui il campione del mondo in carica poteva contare su 66 punti di vantaggio su Martín dopo la Sprint di Barcellona.

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E invece, a sorpresa, il discorso si è riaperto. «Voglio il primato, la pressione è su Bagnaia.

Tocca a lui vincere», ha stuzzicato lo spagnolo, arrivato a sole tre lunghezze da Pecco. Il quale, dopo la piazza d’onore in Giappone sul bagnato, ha mantenuto la sua proverbiale calma, virtù acquisita ulteriormente dall'esperienza maturata nella passata stagione. «È vero che Jorge mi ha tolto dei punti, ma il secondo posto mi dà molta energia. Ho fatto dei passi avanti», ha detto. Quando mancano ancora sei gare al termine, c’è ancora tanto da scrivere. E può davvero accadere di tutto. Non ci sarà inoltre spazio a dei momenti di pausa e di recupero da qui in avanti. Tra la Sprint Race in Indonesia del 14 ottobre e l’ultima gara di Valencia del 26 novembre passeranno “appena” 43 giorni. Perché si correrà in tre weekend di fila: Indonesia (14-15 ottobre), Australia (21-22), Thailandia (28-29).

 

Dopodiché, una sola settimana di stop e si riprenderà con un altro trittico di gare: Malesia (11-12 novembre), Qatar (18-19) e infine Valencia (25-26). Insomma, sarà una volata mondiale senza respiro, anche perché saranno in totale dodici le gare, tra sprint del sabato e corsa lunga della domenica. «Potrebbe essere una bella battaglia. Jorge è in un momento ideale, ma noi abbiamo trovato qualcosa che ci ha aiutato. Il nostro momento arriverà. Mi piacciono queste posizioni, ma al contrario. Vedremo nella prossima gara…», ha rilanciato Bagnaia, che vuole ribadire di essere il numero uno, lo stesso che il pilota torinese di Chivasso porta sulla carenatura della sua Ducati desmosedici.

Dal canto suo, il ragazzo di San Sebastián de los Reyes vuole mantenere questo trend di risultati. Con una filosofia chiara: «L’importante è godersi il momento - ha spiegato Martín -. È la linea da seguire: continuare a stare davanti e cercare di vincere. Se avessi pensato al Campionato del Mondo non sarei così in alto». Sarà una guerra di nervi, fra ducatisti. «So di potercela fare, l'ho già fatto in passato», ha ribadito il leader della generale. Ma anche Martín sa come si vince: nel 2018 si è laureato campione del mondo della Moto3. Per di più, c’è un aspetto da non trascurare in favore dello spagnolo: le Sprint Race introdotte proprio quest’anno nel calendario sono fatte su misura per esaltare tutto il talento di Jorge, che quindi ha dalla sua un format di gara (ha ottenuto fin qui 5 vittorie contro le 4 di Pecco), oltre a una moto identica a quella di Bagnaia.

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