Salernitana e Dia, accordo più lontano: pochi passi e poco tempo

Il collegio arbitral fissa il 24 maggio sul reintegro in rosa del calciatore

Salernitana e Dia, accordo più lontano: pochi passi e poco tempo
Salernitana e Dia, accordo più lontano: pochi passi e poco tempo
di Pasquale Tallarino
Martedì 9 Aprile 2024, 08:54
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Il caso Dia è una «telenovela» che Colantuono ha smesso di seguire. L'allenatore granata aveva lasciato una porticina aperta al suo arrivo, pur senza sconfinare nel terreno (minato) della querelle atleta-società. Ora «ha cambiato canale», resta solo materia per avvocati. La storia va avanti dal 4 marzo: Dia allontanato dal gruppo squadra per essersi rifiutato di giocare negli ultimi minuti di Udinese-Salernitana; l'attaccante che polverizzò il record di Marco Di Vaio in Serie A punito dal patron Iervolino, fuori dai piani societari e quindi dai piani tecnici.

C'è da alcune settimane una strada alternativa allo scontro frontale, poi sfociato nel ricorso al Collegio Arbitrale: è la soluzione bonaria, l'accordo tra le parti. La Salernitana con il suo pool legale non ha mai smesso di lavorare a questo scenario, ma si accorge ogni giorno di più che la strada verso la transazione è sempre più accidentata. Insomma i margini sono ristretti. Dall'osservatorio granata, si può dire che occorra concreta volontà di conciliarsi e questo vale per ogni stretta di mano. Dall'osservatorio di Dia, difeso dall'avvocato Gallavotti, si potrebbe replicare che il primo passo unico e assoluto per avviare l'iter di conciliazione è reintegrare Boulaye in squadra.

Non è ancora accaduto.

Nel frattempo il Collegio Arbitrale ha fissato la cornice nella quale muoversi in punta di diritto: ha convocato la Salernitana e Dia per l'udienza del 26 aprile. Subito dopo, su richiesta delle parti, ha poi disposto il differimento. Il plurale è importante: richiesta «delle parti» e non di una delle due. Non è un dettaglio: questo lasso di tempo non solo ha consentito di integrare memorie (la Salernitana lo ha già fatto) ma anche di lasciar trapelare una volontà almeno di trovare un'intesa che può essere sempre comunicata al Collegio Arbitrale in costanza di causa, se ci dovesse essere accordo. Qual è dunque il fronte ultimo, la deadline che ha fissato il Collegio Arbitrale? Non ha comunicato ancora la data della nuova udienza, ma in realtà ha fatto di più: il lodo, quindi la decisione, avrà come limite il prossimo 24 maggio.

Niente stipendio

C'è anche da ricordare che fino a quando non ci sarà una decisione, la Salernitana può solo stimare di risparmiare lo stipendio di Dia ma ciò che matura, quindi le sue spettanze, deve essere nel frattempo corrisposto entro i termini. La proprietà attende, l'ufficio legale si attiva e sonda ma la strada non è ancora in discesa. Quando la diplomazia si è messa in moto, la proposta conciliativa era basata su una serie di proposte: non più la richiesta di dimezzare lo stipendio di Dia fino al termine della stagione ma il 30% di multa; la rimodulazione di una clausola di salvaguardia che fissa un calmiere per la vendita del cartellino di Dia. La clausola è un passaggio che all'entourage del giocatore sta molto a cuore: dai 20 milioni o 22 di gennaio (mercato UE ed extra UE) a una cifra più bassa, una quindicina o poco più.

Può la Salernitana accontentarsi, se ha speso 1,8 milioni per il prestito al Villarreal due estati fa, più mediazioni, più 12 milioni per l'acquisizione del cartellino pagato in tre rate, la seconda delle quali entro il prossimo 30 giugno? Al lordo, Dia guadagna 2 milioni e 370mila euro. Questa è solo la parte fissa. Poi c'è la parte variabile. L'attaccante riceve bonifici mensili da 250mila euro e l'investimento sostenuto dalla Salernitana per il singolo giocatore vale oltre il 20% dei soldi spesi per gli ingaggi di tutti i tesserati. Per ammissione del club granata, intorno al calciatore senegalese ruotava l'intero progetto sportivo. Ruota probabilmente anche il prossimo, se il nodo viene sciolto senza soccombere. Ballano tanti soldi. Uniti al caso Botheim, diventano una montagna: è attesa per fine aprile la pronuncia del Tas di Losanna sulla richiesta di risarcimento danni avanzata dal Krasnodar.

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