Avellino, Sgarbi operato: salterà i derby con Turris e Benevento

L'attaccante fuori per almeno due partite dopo l'intervento alla mano

Lorenzo Sgarbi
Lorenzo Sgarbi
di Marco Festa
Venerdì 1 Dicembre 2023, 08:49 - Ultimo agg. 11:09
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A Picerno ha provato a stringere i denti giocando con un vistoso tutore, ma alla fine Lorenzo Sgarbi è stato costretto ad alzare bandiera bianca e a operarsi al mignolo della mano sinistra: salvo clamorosi colpi di scena, l'attaccante salterà i derby contro Turris e Benevento; proverà a essere in campo al Partenio-Lombardi contro il Taranto e dovrebbe tornare a completa disposizione di Pazienza per la trasferta a Crotone, il prossimo 22 dicembre.
Dunque, in tempo utile per l'ultima partita ufficiale del 2023 dei biancoverdi; per l'ultima giornata del girone di andata del girone C di Serie C 2023/2024. Il talento bolzanino, prestato all'Avellino dal Napoli, si è sottoposto a intervento chirurgico per ridurre la frattura rimediata lo scorso 19 novembre nell'incontro casalingo contro il Giugliano. Ora lo attende il programma di riabilitazione, che permetterà di stabilire con precisione gli effettivi tempi necessari per il suo recupero.

Intanto, i suoi compagni di squadra hanno ripreso ad allenarsi subito dopo la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia di Serie C: 1-0 alla Juve Stabia in un giorno di lutto per la prematura scomparsa di Emanuela Perinetti.

Seduta mattutina con due buone notizie: sono rientrati parzialmente in gruppo Pezzella e Tito, che adesso scalpitano. Particolarmente pesante è stata l'assenza del capitano, indisponibile da sei giornate a causa di problemi muscolari rimediati per cercare di dare il suo contributo, nonostante non fosse in precarie condizioni fisiche, nella parte finale di Avellino-Monterosi.

Di pari passo, Russo sta proseguendo il programma riabilitativo in seguito a una lesione muscolare al terzo distale del capo lungo del bicipite femorale sinistro: l'appuntamento con una sua nuova convocazione è fissato per il 2024. Da oggi, via dal calendario il foglio del mese di novembre: nelle quattro sfide da affrontare a dicembre, che mercoledì 13 saranno intervallate dai quarti di finale di Coppa, in casa, contro la Lucchese, l'auspicio è di ritrovare risultati positivi, punti e gol sia dai titolari sia dalla panchina.
A novembre, infatti, i cambi hanno garantito ai lupi un solo gol, valso un punto.

Due gol e otto punti in meno rispetto a quelli ottenuti dalle sostituzioni a ottobre quando Marconi ha aperto le danze dei subentri incisivi con il colpo di testa che ha chiuso i conti sullo 0-2 in Casertana-Avellino. L'ex Südtirol è stato imitato da Gori nella partita successiva contro il Monterosi (2-1). Una staffetta determinante così come a Catania dove il centravanti fiorentino, a nove minuti dal suo ingresso al posto del corregionale collega di reparto, ha messo il timbro su un successo storico firmando lo 0-2.

È di Gori, subentrato a Sannipoli, pure l'ultimo acuto in ordine cronologico griffato dai cosiddetti rincalzi, quello valso l'1-1 interno contro la Virtus Francavilla; è del capocannoniere irpino, con 7 reti, l'ultimo contributo lampante scaturito da una mossa a gara in corso prima di una flessione indicativa.

Una parabola discendente che, non per caso, è coincisa con i risultati fatti registrare nei trenta giorni appena trascorsi: 4 punti conquistati su 12 in palio. Uno score da aggiornare in positivo per tornare a dimostrarsi un gruppo di ventidue (e più) calciatori che giocherebbero praticamente sempre altrove. A Pazienza il compito di ritrovare le letture brillanti che gli hanno permesso di affrontare l'emergenza in difesa alla grande, inanellando otto risultati utili consecutivi. Ai giocatori, condizione fisica permettendo, l'incombenza di saper essere decisivi a prescindere dal fatto che vegano impiegati da subito o gettati nella mischia all'occorrenza. Per l'Avellino è il momento di far tornare a valere la profondità della propria rosa, per gli intrepreti di dimostrare che sono davvero tutti utili alla causa allontanando le prime voci di mercato; dando segnali importanti rispetto al voler e poter essere protagonisti, e non comprimari, in un progetto ambizioso.
 

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