Folla a centrocampo, D’Angelo ai saluti

Con l’arrivo di Rocca, salgano a quattro i potenziali playmaker. Sonny in uscita: può andare al Potenza, Casarini verso la Turris

Sonny D'Angelo
Sonny D'Angelo
di Marco Ingino
Giovedì 1 Febbraio 2024, 00:00
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Un ingorgo così in cabina di regia non si vedeva da anni: Luca Palmiero, Michele Rocca, Marco Armellino e Salvatore Pezzella sono potenzialmente i quattro interpreti di un ruolo in cui l'Avellino finora non ha trovato ancora il protagonista principale.

Quattro opzioni che, al netto di un mercato che chiude stasera alle 20 i suoi battenti all'Hotel Sheraton di Milano San Siro, rischiano di far perdere davvero il sonno a Michele Pazienza. L'allenatore di San Severo, per sua scelta personale condivisa con la dirigenza, ha anche ieri ribadito al direttore dell'area tecnica Giorgio Perinetti, operativo nella città meneghina dove è arrivato verso le 14 in treno da Roma insieme a Pierfrancesco Strano, che preferisce avere problemi di abbondanza in tutti i reparti. Da qui anche la decisione condivisa tra le parti di ritirare dal mercato Salvatore Pezzella, sul quale c'è stato per quasi un mese il pressing del Taranto.

Mossa un po’ a sorpresa sull'ex Siena che era il maggiore indiziato a lasciare il posto in lista dopo l'arrivo di Rocca dal Catania. Pur avendo finora avuto poco spazio ed essendo attualmente in infermeria, quindi, Pezzella rientra nel novero dei pretendenti ad una cabina di regia che fin qui è stata quasi sempre occupata da Palmiero.

L'ex Chievo e Pescara, un po' a sorpresa, sabato scorso contro il Sorrento è stato escluso per una precisa scelta tecnica e sacrificato a favore di Armellino schierato in tandem con De Cristofaro davanti alla difesa. Un esperimento archiviato tra le luci dei primi venti minuti e le ombre dei successivi settanta ma che potrebbe essere ripetuto con l'innesto di Rocca. Di riflesso, l'arrivo di quest'ultimo, l'impiego di sabato scorso di Dall'Oglio sul quale l'allenatore è convinto di poter scommettere e il ripensamento su Pezzella, ha ieri spinto verso la porta d'uscita Sonny D'Angelo, unico centrocampista irpino ad avere realmente qualche richiesta di mercato.

Il calciatore siciliano, che prima dell'arrivo di De Cristofaro aveva lanciato segnali di ripresa, è da ieri mattina nel mirino di diversi club con in testa il Potenza. Per l'assistito di Lara Palmegiani si tratterebbe di un ritorno in Lucania che Giorgio Perinetti e Fortunato Varrà stanno trattando sulla base del prestito secco. Il discorso sarà ripreso questa mattina per il semplice fatto che D'Angelo, dopo aver rinunciato lo scorso anno alla B con la Reggiana, appare restio ad uscire dal gruppo di Michele Pazienza con il quale ha anche un rapporto chiaro e sincero. È definitiva, invece, la formula del trasferimento discussa con la Turris per Federico Casarini che finora ha visto sfumare, per varie ragioni, le tante trattative intavolate con Brindisi, Francavilla, Taranto e Rimini.

L'accordo, sebbene il calciatore abbia chiesto qualche ora di riflessione, non è semplice da raggiungere per il caos societario corallino che si è verificato dopo il nebuloso e contestato passaggio delle quote tra Antonio Colantonio e Francesco Guardascione. La trattativa è in questa fase condotta proprio da Colantonio, tornato in carica dopo aver denunciato «il mancato bonifico di 350mila euro dell'acquirente».

Tornando in casa Avellino va segnalata anche la presa di posizione su Michele Marconi da parte di tecnico e società. L'ex Sudtirol, sondato da qualche club interessato a rinforzare l'attacco sfruttando i saldi sul suono del gong del mercato, è stato dichiarato incedibile anche perché ritenuto tra gli elementi di maggior carisma dello spogliatoio. Contestualmente è stato dichiarato chiuso anche il mercato in entrata soprattutto alla luce delle conferme, volute o forzate, di Pezzella e Dall'Oglio maturate in queste ore. Di conseguenza dalla rosa attuale di 27 petali, comprensiva di Benedetti costretto ai box dall'infortunio al ginocchio, vanno staccati entro questa sera due elementi con Casarini (destinato comunque a finire fuori lista in caso di permanenza) e D'Angelo maggiori indiziati alla cessione.