Juve Stabia, avanti con i Langella. Il presidente: «Lo Monaco? Mai iniziata una vera trattativa»

«La richiesta di una società inglese non ci ha mai convinto. Si chiedeva il 75% del club»

Andrea Langella
Andrea Langella
di Gaetano D'Onofrio
Mercoledì 31 Maggio 2023, 18:55 - Ultimo agg. 19:04
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Nessuna trattativa vera con Lo Monaco, la Juve Stabia va avanti con i fratelli Andrea e Giuseppe Langella. Quanto ormai chiaro negli ultimi giorni trova riscontro nella conferenza stampa del presidente del club stabiese, che nella conferenza stampa di questo pomeriggio fa il punto della situazione, partendo da lontano, passando per la trattativa della cessione della Juve Stabia, fino ai programmi per il prossimo campionato.

«Quando sono entrato nella società – racconta -, c’era una situazione debitoria tale da rischiare una penalizzazione.

L’abbiamo evitata grazie al mio intervento, siamo andati in B, ma subito la mazzata dell’Agenzia delle Entrate che chiedeva vecchie spettanze. Un monte debiti che, unito a contratti faraonici dei calciatori ha pesato, e non poco, sia nella retrocessione che, poi, in serie C. L’intervento di mio fratello ci ha consentito, insieme al concordato dello scorso anno, di guardare avanti con maggiore serenità, ma non è ancora finita».

Lo Monaco, una trattativa mai realmente iniziata: «Dopo un incontro avuto nel mio ufficio – prosegue Langella -, insieme ad un comune amico, la richiesta giunta da una società inglese costituita appena pochi mesi prima, non ci ha mai convinto. Si chiedeva il 75% del club, la gestione, lasciando però a noi tutto quanto annesso allo scorso campionato. A mio fratello non ho detto proprio nulla, perché una vera trattativa non c’è mai stata».

Il prossimo campionato inizia tra sette giorni: «A breve – conclude Langella -, incontrerò sia il mister Novellino che il direttore Di Bari. Se le loro idee saranno in linea con le nostre, potremmo anche andare avanti insieme. Non poniamoci limiti. Vedremo. Di sicuro non sfigureremo nel prossimo campionato, caratterizzato dalla presenza di grandi club, vedi il Benevento, con cui non si può competere. Ma di sicuro non saremo secondi a nessuno come società».

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