Avellino, Pazienza al bivio. E intanto torna Palmiero

Domani la sfida di nervi contro il Potenza

Avellino-Messina
Avellino-Messina
di Marco Ingino
Martedì 13 Febbraio 2024, 10:34
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Non c'è tempo per pensare, tantomeno per leccarsi la ferita ancora sanguinante inferta dal Messina. Domani sera al "Viviani" di Potenza, altra squadra in preda ad una crisi di risultati e di nervi (bomber Caturano è finito fuori rosa), è tempo di reagire con forza e veemenza. Proposito sbandierato nel post gara di domenica sia dal tecnico, Michele Pazienza, che dal capitano, Fabio Tito. Parole di rabbia ma che rischiano di restare vuote senza una prestazione convincente, accompagnata soprattutto dal risultato che l'Avellino è chiamato a conseguire contro i lucani onde evitare di precipitare ancora di più in classifica.

La difficoltà dell' allenatore di San Severo, a sua volta mai stato così nel mirino di tifosi e critica, sta nell'individuare questo pomeriggio i primi undici a cui affidare il proprio destino. Bersagliato dagli ultrà della Curva Sud, che domani saranno nuovamente presenti in massa a Potenza avendo quasi disintegrato i 500 tagliandi a disposizione, Michele Pazienza è consapevole di essere sulla graticola. Malgrado le pubbliche rassicurazioni della dirigenza, con in primis il direttore Giorgio Perinetti che ha ieri sera smentito eventuali ricorsi d'urgenza al suo amico Pep Clotet, allenatore spagnolo ex Brescia che ha assistito alla gara contro la Juve Stabia lo scorso mese, ma anche alla soluzione tampone di Raffaele Biancolino, che oggi alle 15 fa l'esordio al Viareggio contro i nigeriani del Mavlov, la panchina di Michele Pazienza scotterà per almeno le prossime due giornate comprese tra l'impegno di domani a Potenza e il derby di lunedì in posticipo contro la Casertana al Partenio Lombardi.

Ipotesi generate da una legge del calcio uguale per tutti dove le dichiarazioni del giorno prima (alla vigilia della trasferta di Castellammare il presidente D'Agostino rassicurò pubblicamente Rastelli) rischiano di andare a farsi benedire dalla prestazione e dal risultato del campo del giorno dopo.

Pericolo che Pazienza, da navigato uomo di calcio, è consapevole di correre: «Il primo responsabile di questa situazione sono io - ha ammesso il tecnico nel post gara - ma sono anche io quello che deve lavorare per trovare la soluzione al problema».

Il primo, come detto, sarà quello di individuare i calciatori che domani sera avranno le motivazioni giuste per reagire. Prevedendo un possibile ritorno al collaudato 3-5-2, che in trasferta ha portato in dote 9 vittorie in 12 gare, potrebbe rivedersi Palmiero o addirittura Pezzella in cabina di regia. L'ex Pescara, assente domenica per un attacco influenzale, ieri si è allenato con quanti non sono scesi in campo contro il Messina.

Per il resto, dovendo anche dosare le forze, appare probabile l'avvicendamento sulla corsia di destra di Cancellotti con Ricciardi così come, nel reparto avanzato, di Patierno con Gori.
Dall'allenamento di questo pomeriggio, fissato per le 14.30 prima della partenza per la Basilicata, Pazienza proverà a trarre indicazioni pure sulle condizioni di Dall'Oglio e Rocca, centrocampisti che potrebbero far rifiatare, almeno part time, De Cristofaro e Armellino.

Nel frattempo si sta facendo pesante sempre più lungo l'elenco dei diffidati dove sono ben cinque i calciatori a rischio squalifica: Armellino, Tito, Cancellotti, Rocca e Palmiero. Particolare che in questo caso passa comunque in secondo piano rispetto all'esigenza di far punti e rimediare, almeno in parte, ai danni quasi irreparabili che sono stati arrecati in classifica nella corsa al primato nelle ultime sfide giocate al Partenio Lombardi. Tre match sciagurati contro Juve Stabia, Sorrento e Messina in cui la squadra di Pazienza ha raccolto la miseria di un solo punto. Trend da retrocessione diretta bilanciato da quello da promozione diretta in trasferta che, domani sera con fischio di inizio alle 20.45, l'Avellino è chiamato a mantenere Potenza pure per rinsaldare la panchina di Pazienza.

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