Turris-Pescara 2-3 sotto i fischi: «Ma la prestazione c'è stata»

Corallini battuti in casa, non bastano i gol di Giannone e Ercolano

Un'altra sconfitta per la Turris, battuta in casa dal Pescara
Un'altra sconfitta per la Turris, battuta in casa dal Pescara
di Raffaella Ascione
Martedì 22 Novembre 2022, 07:00
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Serviva una decisa reazione dopo la magra figura rimediata contro la Gelbison. Per la classifica, ma prima ancora per il morale. La prestazione c’è stata ma alla Turris non è bastata. Al Liguori passa il Pescara per 3-2, al termine di una gara viva fino all’ultimo secondo. Brosco la sblocca nel primo tempo con la complicità di Boccia, Mora firma il raddoppio nella ripresa infilando un incerto Perina; un’autorete di Cuppone su corner di Giannone riaccende nel finale la speranza del Liguori, subito soffocata però da Gyabuaa; apprezzabile ma inutile la perla di Ercolano per il definitivo 3-2. Ed a fine partita piovono stavolta fischi decisi dalla tribuna Strino.  

Due forfait nell’immediato pre-gara, uno per parte: Santaniello nella Turris e Plizzari nel Pescara. Come previsto, Di Michele torna al 4-3-3: in difesa Boccia e Frascatore a comporre la coppia centrale, Manzi e Contessa sugli esterni; la mediana registra il ritorno di Taugourdeau, affiancato da Gallo e Haoudi; tridente ridisegnato a pochi minuti dal fischio d’inizio, con Longo – chiamato a sostituire Santaniello – supportato da Giannone e Leonetti.

L’avvio della Turris è convincente. Quattro minuti e Taugourdeau impegna Sommariva direttamente dalla bandierina; al 10’ Leonetti trova la via del gol ma l’arbitro annulla su tempestiva segnalazione del giudice di linea: vibranti – forse a buona ragione – le proteste dei corallini, che lo stesso Leonetti paga col giallo. Sventagliata di Giannone al quarto d’ora ad innescare Leonetti, che rende un pallone d’oro a Longo: la posizione è ottima ma il baby attaccante – murata la sua conclusione – rimedia solo un corner. Al 20’ primo intervento di Perina, a sventare il colpo di testa di Boben sugli sviluppi di un calcio dalla bandierina scaturito da un infortunio di Boccia. Al secondo corner consecutivo fa centro il Pescara, a segno con un’inzuccata di Brosco.

Ghiotta occasione per Vergani, che – pochi minuti più tardi – intercetta sotto porta ma spedisce alle stelle, fallendo clamorosamente il colpo del raddoppio. Alla mezz’ora gran palla filtrante di Giannone a cercare Leonetti, ma la sfera è preda di Sommariva. Inventa ancora Giannone, stavolta per Haoudi, che da buona posizione spedisce sul fondo. Nel finale di frazione ci prova Taugourdeau su punizione, si oppone Sommariva coi pugni.

Stesso copione nella ripresa. La Turris guadagna progressivamente metri e riprende ad esercitare un’apprezzabile pressione ma, come nel primo tempo, viene punita alla prima occasione. Il raddoppio adriatico porta la firma di Mora, che realizza su punizione da posizione defilata – praticamente all’altezza della bandierina – sorprendendo un incerto Perina. Poco prima doppio cambio per Colombo: fuori Kolaj e Aloi, dentro Tupta e Gyabuaa. Sul fronte opposto ci prova Taugourdeau, anche lui su punizione, ma la mira è alta. Doppio cambio Turris: dentro Maniero e Acquadro per Longo e Haoudi (infortunato). Poco dopo tocca a Vitiello per Taugourdeau (fischiato dal pubblico del Liguori) e Turris col 3-4-3; nel Pescara Lescano e De Marino per Vergani e Milani. Al 37’ tocca ad Ercolano per Contessa (anche lui beccato dagli spalti). Maniero ci prova di testa – corre il 42’ – ma per Sommariva è ordinaria amministrazione. Si riaccendono le speranze del Liguori al minuto 43, quando – su corner di Giannone – Cuppone devia nella propria porta per il 2-1 Turris. Acquadro ci prova su punizione: Sommariva si distende e arpiona. Nemmeno il tempo di assaporare la rimonta, che Gyabuaa fa 3-1 con una conclusione dal limite che si insacca alla sinistra di Perina. La riaccende incredibilmente Ercolano con un velenoso tiro a giro di destro ma non c’è più tempo. Finisce 3-2 e stavolta i fischi del Liguori sono impietosi.

«Come si esce da questa situazione? Con la prestazione, che oggi c’è stata, a dispetto delle situazioni che tutti conosciamo», osserva David Di Michele negli spogliatoi. «A livello mentale siamo ancora per certi versi deboli, per via dei risultati. Mettiamoci poi il peso degli errori, non solo dei calciatori ma anche degli arbitri: a Cerignola ci hanno negato rigore ed espulsione, col Latina annullato un gol regolare, oggi su un retropassaggio con Leonetti che va in porta viene segnalato fuorigioco. Sono situazioni che pesano, che penalizzano inevitabilmente una squadra che sta cercando la propria identità. Nonostante questo io oggi ho visto una squadra che vuole uscire da questa situazione difficile. La classifica? È molto corta. Siamo a due punti da playout ed a due da playoff. Questa partita dimostra che sappiamo giocare a calcio e non siamo quelli di prima. Oggi posso solo dire grazie ai ragazzi, che hanno fornito un’importante risposta a livello anzitutto caratteriale. Volevamo la reazione? C’è stata. Oggi abbiamo dimostrato che se ci siamo a livello di testa e di gioco possiamo mettere in difficoltà chiunque. La classifica non deve preoccupare».

Sulla scelta iniziale di Longo: «Santaniello ha avuto un problema al flessore. Maniero era in precarie condizioni per un problema alla schiena, ho scelto quindi Longo che si è allenato molto bene. Si è messo a disposizione e mi è piaciuto». Sul 4-3-3: «Senza Giannone è difficile proporlo. Possiamo interpretare vari moduli ma questa squadra deve giocare coi tre lì davanti. Dobbiamo riuscire a ripetere quanto fatto lo scorso anno. Con difficoltà sì, ma dobbiamo riuscirci».

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