​Turris, Carannante furioso:
«Picerno antisportivo»

Turris, Carannante furioso: «Picerno antisportivo»
di Raffaella Ascione
Venerdì 13 Aprile 2018, 12:55
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Un fiume in piena il tecnico corallino Roberto Carannante dopo la battuta d’arresto rimediata dai suoi nel recupero di Picerno. «Una sconfitta che brucia parecchio, anzitutto in termini di classifica. Sarebbe stato importante tornare con un risultato positivo per incrementare il margine di vantaggio sulla sestultima. Poi ci si mettono le complicazioni che ne sono derivate in prospettiva della prossima gara contro il Gravina. Il rosso di Caso ed il giallo di Umberto Improta, che sarà squalificato, rappresentano indubbiamente una grossa tegola, senza contare l’infortunio di Guastamacchia, che nella stessa serata di ieri si è sottoposto ad una radiografia per appurare l’entità del problema al piede. Le sue condizioni saranno valutate nelle prossime ore». 

La speranza, a questo punto, in vista del Gravina, è di recuperare almeno qualcuno degli indisponibili di Picerno, a cominciare da Roghi. Non dovrebbero esserci invece problemi per capitan Visciano, fermato da una colica. 

Non sono solo le palle gol fallite dai suoi a far sbottare il tecnico corallino. «Avremmo sicuramente dovuto esser più cinici e profittare a dovere delle occasioni costruite. Nella ripresa in diverse circostanze potevamo raggiungere il pari, ma purtroppo non abbiamo trovato la giocata giusta. Da questo punto di vista il rammarico è tanto. C’è però dell’altro, che va decisamente oltre la Turris, la sua prestazione e gli errori commessi sotto porta. Trovo assolutamente indecoroso il comportamento degli avversari. A cosa mi riferisco? Alle continue perdite di tempo, fin dal primo minuto di gioco, ai palloni misteriosamente inghiottiti dalla panchina avversaria e dal suo allenatore, ai doppi palloni in campo per interrompere il gioco. Non ho francamente mai visto nulla di simile su un campo di calcio, da calciatore come da allenatore. Un comportamento antisportivo ed inaccettabile. Il rosso di Caso va ad inserirsi proprio in questo contesto. Il gesto di Patrizio è chiaramente sbagliato, questo sia chiaro, ma è stato una reazione all’ennesimo pallone trattenuto dalla panchina del Picerno. La rabbia è tanta, lo confesso. Adesso però non abbiamo il tempo di continuare a pensare a quanto accaduto ieri. Tra due giorni abbiamo una gara decisiva ed è solo sul Gravina che dobbiamo concentrare le nostre risorse. C’è una salvezza da conquistare».
 
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