Atalanta-Napoli è Scamacca contro Raspadori: chi sarà il centravanti dell'Italia agli Europei?

Insieme al Sassuolo, rivali per una maglia in Nazionale

Gianluca Scamacca e Jack Raspadori insieme in Nazionale
Gianluca Scamacca e Jack Raspadori insieme in Nazionale
di Bruno Majorano
Venerdì 24 Novembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 18:34
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Chiamatelo pure fattore G. Giacomo, Gianluca e ovviamente Gol: con la G maiuscola. C'è una lettera nel destino di Raspadori e Scamacca e le loro storia è come quella di Red e Toby: nemiciamici. 

Si sono trovati insieme nel Sassuolo, lì dove Jack è cresciuto nel settore giovanile, mentre Gianluca è arrivato dopo l'apprendistato romano. Caratteristiche totalmente opposte: il falso e il vero nove. Raspadori è brevilineo, piccolino, rapido di testa e rapidissimo di gambe. Scamacca è un armadio che cammina, fisicità, forza, potenza e prepotenza sotto porta. Insomma due opposti che si attraggono. O meglio, attraggono su di sé le difese avversarie. Perché quando tutti gli occhi sono sul totem Scamacca, ci pensa Raspa-gol a infilarsi nelle maglie della difesa per fare centro. Di contro, quando Giacomino porta a spasso gli avversari, Scamaccone ha campo libero per calamitare i palloni vaganti e scaraventarli in porta con la sua forza bruta. All'inizio della stagione 2021-22 Alessio Dionisi fatica a risolvere il rompicapo: Raspadori o Scamacca? Scamacca o Raspadori? E all'inizio è Jack ad avere la meglio, a partire titolare a prendersi l'attacco del Sassuolo. Poi succede qualcosa. È il 17 ottobre 2021. Quel giorno Scamacca indirizza prepotentemente la partita contro il Genoa segnando 2 gol nell'arco temporale di 4 minuti (dal 17’ al 21’ del primo tempo). In quel preciso istante Dionisi che dalla panchina dirige il Sassuolo capisce che quel ragazzone romano non può più essere un motore mobile, ma deve diventare una stella fissa. E allora cambio di modulo e di sistema. Raspadori - fino a quel momento impiegato da prima punta - arretra il suo raggio d'azione e si trasforma in sottopunta. Il 4-3-3 diventa 4-2-3-1 e così Giacomo e Gianluca diventano i «gemelli del gol». Alla fine della stagione ne avranno segnati 26 sui 64 totali del Sassuolo e alle 10 reti messe a verbale, Raspadori aggiunge anche 6 assist (due dei quali proprio per Scamacca). Insomma, l'esperimento di Dionisi funziona, ma non si ripeterà in futuro perché il destino dei due attaccanti li porta altrove. Raspadori andrà a vincere lo scudetto con il Napoli, Scamacca a svernare non troppo felicemente in Premier con la maglia del West Ham. 

A riportarli a giocare insieme ci pensa Luciano Spalletti, praticamente due anni dopo.

Il buen retiro è quello di Coverciano, perché Raspadori e Scamacca sono entrambi nella lista dei convocati della Nazionale che punta all'Europeo in Germania (la G, ancora lei). Ma il ct ha le idee chiare: Gianluca e Giacomo si contenderanno un posto da prima punta nel 4-3-3. Raspadori è l'uomo perfetto per svuotare l'area avversaria, Scamacca è quello giusto per riempirla. Luciano li alterna. Il 10 e il 9, numeri non banali quando si parla di attaccanti. A Wembley contro l'Inghilterra parte titolare Scamacca, mentre nelle ultime due sfide valide per staccare il pass europeo tocca sempre a Raspadori partire dall'inizio. Staffetta azzurra con l'amiconemico che contro l'Ucraina gli subentra proprio alla fine del primo tempo. 

Ma per arrivare entrambi a giocarsi un posto in Nazionale ci sono voluti mesi di impegno, gol e qualità con le maglie di Napoli e Atalanta. Jack ha dovuto sostituire Osimhen infortunato al centro dell'attacco azzurro, mentre Scamacca - rientrato in serie A in estate - è stato rigenerato dalla cura Gasperini andando a segno già per 5 volte in questo inizio di stagione. Tre, invece, i gol fin qui di Raspadori, che rispetto al compagno di Nazionale ha collezionato anche tre presenze in più (12-9). Nel sistema di gioco dell'Atalanta Scamacca è il perno attorno al quale ruota tutto l'attacco. Perché lui è fatto così: grosso e determinante. Si piazza al limite dell'area di rigore, si fa recapitare il pallone e poi appena vede la porta cerca di fare centro. Esattamente l'opposto di Raspadori, al quale Garcia ha chiesto sempre di lavorare con e per la squadra. D'altra parte Jack è un attaccante di movimento, al quale piace svariare oltre che fare centro. Adesso toccherà a Mazzarri gestirne (e valorizzarne) le qualità con la consapevolezza di avere a disposizione un attaccante buono un po' per tutte le stagioni. Osimhen che scalda i motori dopo l'infortunio non rappresenta certo una minaccia nel Napoli, come Scamacca in Nazionale. Perché? Facile questione di spalle: Grandi, con la G maiuscola che è tanto cara a Giacomino. 

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