Braga-Napoli, la lunga vigilia di Garcia: riunione tecnica a Castel Volturno

Debutto in Champions nel caos e lui ripete a tutti: «Tranquilli»

Rudi Garcia a Genova
Rudi Garcia a Genova
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Martedì 19 Settembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 17:09
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Conosce l'Italia e la serie A. Non è uno sprovveduto. Sapeva bene che al primo intoppo, si sarebbe spalancato l'inferno. Ripete a tutti: «Tranquilli». Vero, c'è troppa agitazione. Anche nella sua squadra. Parla ai giocatori, li porta con la mente già a Braga, li avverte dei pericoli di questa trasferta che non sarà molto diversa da quella con il Genoa, anche per l'ambiente caldissimo che il Napoli troverà domani in Portogallo. Ma sono ore normali perché mister serenità vuole tenere al riparo la squadra dagli spifferi delle critiche che arrivano da tutte le parti. Il suo occhio rimane sornione, ma dentro crepita il fuoco. Vorremmo veder voi, alla vigilia dei cinque giorni più pazzi, in cui - vuoi o non vuoi - qualcosa si gioca anche Rudi Garcia

Per prima cosa terrà la squadra a Braga anche giovedì mattina: non vuole rallentamenti nella preparazione, non vuole saltare l'allenamento.

Già troppi, per via delle nazionali, sono andati quasi deserti. E allora si resta in Portogallo, seduta atletica alle 11 e poi ritorno in Italia. Perché il viaggio è lungo. Lo faceva spesso anche Sarri. No, non è una scelta punitiva, non è un lavoro forzato per via del 2-2 con il Genoa. Era già tutto scritto e comunicato. Ma è un altro segno del Garcia versione sergente che ogni tanto prende il sopravvento. Per certi versi, lui è più simile ad Ancelotti nella gestione del gruppo, soprattutto quando vorrebbe che i giocatori le motivazioni le trovassero dentro di sé per conto proprio e non grazie ai discorsi o a chissà quali strigliate. In ogni caso, sarà il vecchio Napoli a giocare la prima gara di Champions: con Olivera che viene preferito al distratto Rui di Marassi, il rientro di Rrahmani in difesa e il ritorno del brillante Politano nel tridente fin dall'inizio. Sarà 4-3-3 o chiamatelo come vi pare, visto che Lobotka non è il play puro dei tempi di Spalletti. E non tornerà ad esserlo. Perché Garcia va avanti nella strada tracciata, non fa retromarcia, nessun dietrofront: lui ha indicato una via, che poi non è così differente da quella tracciata da Lucianone. E vuole che la squadra creda nel cambiamento. Perché cambiare è sinonimo di crescita ulteriore. È sicuro, infatti, che su quel Napoli tutti hanno pronte delle contromisure. Cosa che invece, con il suo Napoli più fantasioso e con meno punti di riferimento, si farebbe fatica ad avere. Avanti tutta, allora. Ma a patto che non ci sia chi tiri i remi in barca. Una bella chiacchierata, quella di ieri mattina. Una riunione anche per rivedere le cose che non vanno davanti a uno schermo. E perché Garcia è uno che non si nasconde e non nasconde. Attenzione ai colpi di scena: perché non c'è solo Raspadori che scalpita. Ma anche Simeone. In questa fase di avvio di stagione, non è escluso che l'argentino possa giocare titolare. Magari non domani ma nella mente del francese c'è l'idea di far riposare Osimhen, proprio perché non ancora al top fisicamente, e farlo entrare nella ripresa quando il suo ingresso potrebbe davvero spaccare la gara. Una opzione a cui Garcia pensa. 

Aurelio De Laurentiis e Garcia hanno parlato molto in questi due giorni. Ed è normale che tra gli argomenti c'è anche Natan. Il brasiliano poteva esordire a Genova ma Rrahmani è tornato dalla gara in Romania anche piuttosto turbato dalle vicende di contorno (la gara è stata sospesa a lungo per i cori anti-Kosovo). Da qui la scelta di metterlo a riposo. In pratica, ci saranno tre coppie differenti questa settimana: domani Rrahmani-Jesus e domenica Natan con Rrhamani. Una scommessa? Sì, ma prima o poi deve pur iniziare questa avventura del brasiliano pescato da Micheli nella caldera sterminata della Red Bull. Gli altri due, Cajuste e Lindstrom, hanno un passo in più. Ma c'è un dato di fatto che al momento rende insufficiente il mercato azzurro: a parte Cajuste a Frosinone (uscito al 45’) nessuno dei tre colpi estivi ha ancora mai giocato titolare. 

Braga, sostiene Garcia, è un tranello. Perché bisogna iniziare bene il cammino nel girone e tutti pensano che sia una squadra facile, viste anche le difficoltà in campionato. Ma anche Rudi sa bene che il fascino della Champions è capace di tramutare una zucca in una carrozza. Così come è certo che il Napoli si riscatterà già domani in Europa, così sa bene che anche i portoghesi hanno l'occasione di cancellare le amnesie del campionato vincendo contro i campioni d'Italia. Dunque, allerta massima. Inizierà bene significa anche affrontare con maggiore serenità i prossimi impegni di campionato. 

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