Napoli, Ventura boccia il mercato di De Laurentiis: «Questi non sono giocatori da Napoli»

«L'Atalanta ha un'occasione quasi irripetibile»

Leander Dendoncker
Leander Dendoncker
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Venerdì 2 Febbraio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 3 Febbraio, 09:06
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Ha assistito all'ascesa e al declino del Napoli. Gian Piero Ventura resta scettico, perplesso e preoccupato per i campioni d'Italia dopo la chiusura del mercato di riparazione. L'ex Ct azzurro era in tribuna a Torino ed anche a Riad nella finale di Supercoppa ed oggi teme che anche il quarto posto possa essere una chimera per la truppa di Mazzarri.

Come giudica il mercato del Napoli?
«È una domanda impropria».

In che senso?
«Che se si riferisce ad operazioni finalizzate a quest'anno dico che è stato fatto un mercato di soppravvivenza.

Ma se è proiettato nel futuro mi lascia perplesso».

Mazzarri aveva chiesto un difensore ed è l'unico ruolo che non è stato coperto. Tra l'altro, complice l'assenza di Kim, il Napoli avrebbe dovuto pensarci già da tempo...
«Tutto giusto. Ma dico di più: i giocatori che sono arrivati oggi l'anno scorso non sarebbero stati presi molto in considerazione. Penso a Ngonge del Verona che vedo un po' anarchico, sebbene abbia personalità e buoni numeri: in un gioco organizzato ritengo che avrebbe avuto bisogno di tempo per calarsi nella parte. Non conosco Dendonker, ma mi sembrano giocatori che prendi se cerchi di... barcamenarti. Altra cosa invece per un Napoli che ha dominato il campionato ed ancora di più se si considerano le ambizioni del club».

Che chance hanno gli azzurri di centrare il quarto posto?
«Glielo auguro con tutto il cuore, ma non sarà affatto facile. Per giocarsi la qualificazione in Champions bisogna ritrovare quell'entusiasmo che non vedo. Oltretutto non so se sono sufficienti questi acquisti per centrare il traguardo. Non ne sono così convinto. E poi ci sono troppe squadre in lizza e tutte devono andare male...».

Già, sei squadre per un posto nell'Europa che conta. Chi si è mossa meglio e chi vede favorita?
«L'Atalanta ha un'occasione quasi irripetibile, ma non perché è già al quarto posto, ma perché è la squadra con maggiori convinzioni e maggiore serenità. La Roma è legata agli infortuni di Dybala: adesso è arrivato Daniele (De Rossi), ma aspetto di vederlo con avversari di altro spessore. Fiorentina e Bologna sono sullo stesso piano: hanno fatto benissimo all'inizio e poi si sono fermate non appena arrivate in alto. La Lazio ha alti e bassi clamorosi».

E la sorpresa?
«Per assurdo dico il Torino che è la migliore squadra fatta dai granata da quando Cairo è presidente. Persino loro possono ambire ad un posto in Champions: non tanto in base ai numeri ma alle prestazioni fornite finora».

Chiuso il mercato, si riparte: domenica c'è Napoli-Verona.
«Gli azzurri hanno un solo risultato a disposizione e presumo che lo centrino. Ma non credo sia così scontato. Il Verona sta soffrendo le pene dell'inferno, ma riesce a tenere botta. Il problema non è se vince o meno comunque».

E qual è il problema?
«Se ritrova il gusto di giocare. Non vedo quella ferocia nelle giocate e quella compattezza di gruppo esaltate fino a sette mesi or sono e che adesso sono venute meno. È stato fatto il mercato di riparazione? Ok. Ma oltre al difensore che manca dal primo giorno, non sono arrivati giocatori che credo possano cambiare il Napoli. È il Napoli a questo punto che deve ritrovare se stesso». 

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